Che fine ha fatto Fernando Llorente? Nel flop di Parma è evidente che si debbano prendere con le molle eventuali bocciature, non può una sola partita condizionare il giudizio su un'intera stagione. Tanto più che alle porte c'era quel Monaco catalizzatore di attenzioni ed energie nervose. Ma dal flop di Parma arriva un'altra testimonianza dell'involuzione che sta vedendo protagonista il bel Nando. Forse distratto da un futuro che sembra sempre più lontano da Torino, forse frustrato dall'aver perso il duello con Alvaro Morata. Mille e più possono essere le motivazioni alla base, il punto è che del Llorente ammirato nell'anno solare 2014 tra l'ultimo Conte e il primo Allegri, ormai non c'è più traccia. Nel nuovo anno sono arrivate appena due reti in dieci partite da titolare ed un'altra manciata di spezzoni, ma soprattutto le prestazioni sono state sempre più deludenti. Motivo per cui oltre al posto da titolare, ora anche quello della prima alternativa sta inesorabilmente sfuggendogli di mano in vantaggio di un fedelissimo di Allegri come Matri. Tra Empoli e Parma ci si aspettava due prove d'orgoglio, sotto ogni punto di vista: invece in entrambi i casi si è vista una fotocopia sbiadita del centravanti che si era conquistato la Juve. Ma ora la stagione entra nella fase più delicata, non c'è tempo e spazio per lasciarsi distrarre da ciò che sarà. Se Llorente vuole restare protagonista e non diventare uno spettatore della Juve di oggi, deve riuscire a tornare quello del 2014.

N.B.