
Juventus, senti Adeyemi: 'Felice a Dortmund, ma non ci sono garanzie'
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LE PAROLE - Lo stesso Adeyemi dribbla così le voci di mercato sulla Juventus: "Non posso dire nulla al riguardo - ha dichiarato al quotidiano tedesco Ruhr Nachrichten -, indosso la maglia del Borussia Dortmund e ne sono molto felice. Ma nella vita non ci sono garanzie".
IL DORTMUND FISSA IL PREZZO - Non a caso, prima di essere proposto alla Juventus, Adeyemi è stato proposto anche al Milan che però, nel reparto, è ampiamente coperto. Arrivato in giallonero nell'estate del 2022 dal Salisburgo per una cifra di circa 30 milioni di euro, è ancora sotto contratto fino al 30 giugno 2027 e, per questo motivo la richiesta per lasciarlo partire non sarà a cifre contenute. Si parte secondo il Corriere dello Sport da 35 milioni, ma la sensazione è che si salirà inevitabilmente a non meno di 40-45 con il passare dei giorni.
ESTERNO RAPIDO - Thiago Motta è stato chiaro: vuole un esterno d'attacco molto rapido e bravo nello stretto, possibilmente mancino per giocare a destra e rientrare, ma già predisposto al sacrifico e che sappia attaccare la profondità e ripiegare immediatamente in riaggressione nel momento in cui la palla viene persa. L'esterno tedesco di origini nigeriane classe 2002 rappresenta in toto queste caratteristiche e in più, ha iniziato con forza a valutare un futuro lontano da Dortmund e gradirebbe un approdo in Serie A dove diversi intermediari hanno il mandato da parte dell'agente di trovare differenti possibilità.
L'ALTERNATIVA A SANCHO - Sfumato Greenwood, che andrà salvo sorprese alla corte di Roberto De Zerbi a Marsiglia e non alla Lazio di Lotito, Adeyemi rappresenta oggi per la Juventus un'alternativa all'altro grande nome trattato da Giuntoli in queste settimane ovvero l'altro esterno collegato sia al Manchester United che al Borussia Dortmund, Jadon Sancho. Anche per l'inglese, almeno per ora, non c'è stata l'accelerazione definitiva e le difficoltà, a differenza di Adeyemi, sono esattamente le opposte. Per la punta inglese, infatti, per il cartellino si può lavorare su un prestito con riscatto condizionato, ma è l'ingaggio da oltre 10 milioni di euro a pesare sulla trattativa. Intanto l'allenatore olandese del Manchester United, Erik ten Hag ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di buoni giocatori e Jadon Sancho è un buon giocatore, andiamo avanti con lui".
PRIMA SERVE VENDERE - E allora in questo gioco ad incastri in cui a fare la differenza sarà sempre l'impatto annuo a bilancio e il conto economico, prima di tutto e prima di poter piazzare l'affondo decisivo per uno o per l'altro, Giuntoli è chiamato a vendere e sì, anche e soprattutto nel reparto in cui oggi solo Kenan Yildiz e Dusan Vlahovic (per assenza di offerte e costi) rappresentano due perni insostituibili. Federico Chiesa, bocciato da Motta, è oggi senza offerte che lo soddisfino ed è conteso fra Roma e Napoli che restano due idee economicamente a lui svantaggiose. Matias Soulé di corteggiamenti ne ha ricevuti parecchi invece, ma anche per lui offerte degne della valutazione da 30 milioni fatte dalla Juventus non si sono ancora viste all'orizzonte. In un gioco ad incastri che potrebbe far svoltare la stagione bianconera. C'è ancora tempo, ma non troppo.