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Juve, cadono teste eccellenti: licenziato l'uomo dei contratti
LA DECISIONE - Ecco: non una figura banale, di cui la Juve per ora ha deciso di fare a meno. Non è ancora chiaro se ci sarà un successore o se (semplicemente) si tratterà di una sorta di passaggio di testimone interno, con il possibile sostituto già nei ranghi della squadra bianconera: l'unica traccia era il contratto in scadenza nel giugno 2021, stessa sorte di parte del quadro dirigenziale, a partire da Fabio Paratici e Federico Cherubini. Le parole di Agnelli nell'ultima conferenza stampa, che ha fatto seguito all'Assemblea degli Azionisti, sembravano andare in una direzione unilaterale: conferma e unità d'intenti in quest'annata particolare, poi tutto da valutare. Soprattutto in base ai risultati.
GLI ULTIMI MOVIMENTI - Restano dunque da capire le motivazioni dell'allontanamento. Se la Juve ha già in mente un piano d'azione o se si continueranno a gestire gli aspetti che curava Lombardo con altre forme e nuovi inserimenti nel gruppo di dirigenti. Lo stesso Agnelli aveva fatto riferimento a possibili arrivi nel team gestito da Bertola, dunque non una nuova figura inerente all'area sportiva. Piccoli intoppi e inciampi estivi - qualcuno grossolano - hanno di fatto separato le strade di Lombardo e della Juventus. Col senno di poi, e delle responsabilità, una decisione forte ma non esattamente sorprendente.
UFFICIALE - In serata, la Juventus ha confermato la nostra anticipazione tramite un comunicato: "Juventus Football Club comunica di aver raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto con Maurizio Lombardo, General Secretary, che lascia il club dopo quasi dieci anni. Lombardo – arrivato alla Società all’inizio della stagione 2011-12 - con la sua professionalità ha contribuito alla gestione dell’area sportiva e ai numerosi successi conseguiti fino ad oggi. A Maurizio vanno i ringraziamenti di tutto il gruppo dirigente della Juventus e dei suoi colleghi".