Juve, è tempo di Khedira: prima torna in campo, poi si penserà al rinnovo
Alla fine la neve ha regalato un turno di riposo inaspettato a tutta la squadra. Lo stesso già in programma per Sami Khedira, poi regolarmente a disposizione di Max Allegri. Uno stop necessario per rifiatare e ritararsi in vista di un tour de force dove servirà il miglior Khedira possibile, non quello che fermo e con le batterie scariche proposto contro Tottenham e Torino. Perché Khedira ci sarà, sicuramente a Wembley e con ogni probabilità all'Olimpico contro la Lazio, forse pure domani in Coppa Italia con l'Atalanta. Perché fa parte di quella ristretta cerchia di giocatori che quando stanno bene sono a disposizione, quando sono a disposizione giocano praticamente sempre. Per Massimiliano Allegri è semplicemente un giocatore imprescindibile. Ma tra un Khedira che detta i tempi della partita e uno che viene risucchiato dalla stessa fino a scomparire, c'è tutta la differenza del mondo.
QUALE SAMI – Non c'è dubbio: la Juve di Allegri non può fare a meno di Khedira. Ecco perché rimane assolutamente viva l'ipotesi di un rinnovo di contratto, nonostante le voci di un interesse sempre vivo da Premier e MLS: lo stesso tedesco nelle scorse settimane ha dichiarato di essere pronto a firmare il prolungamento se venisse proposto senza pensarci due volte. Ed ora più che mai la Juve di Allegri non può fare a meno di lui. Per questo smaltito il turno di riposo è necessario che si riaffacci il miglior Khedira. Che non è quello che va a mille all'ora, ma quello che si inserisce nelle trame della partita governandola alzando e abbassando i giri del motore a seconda della necessità. Non è vero che passeggia sempre, ma a volte capita. E quando capita sparisce. Appena 13 i palloni toccati contro il Tottenham, di questi solo 7 son diventati dei passaggi completati: per un centrocampista collezionare questi numeri significa praticamente non avere giocato. Così nel derby, pur essendo l'uomo designato per alzare la pressione bianconera sui portatori di palla, ha messo di nuovo in mostra una condizione tipica di chi ha il serbatoio esaurito. Ha stretto i denti e usato la testa, con l'intelligenza tattica che ha pochi eguali sul panorama internazionale riuscendo così a limitare i danni. La semplice sua presenza è spesso stata importante per la Juve. Ora però non basta più. Ha ricaricato le batterie ed ora servirà il miglior Khedira alla Juve in questo tour de force. Per essere valore aggiunto, come sempre o quasi. E non uomo in meno, come con il Tottenham.
@NicolaBalice