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    Juve: bruciati 425 milioni con un mercato flop. Il cda cambia strategia

    Juve: bruciati 425 milioni con un mercato flop. Il cda cambia strategia

    La Juventus che ripartirà dopo il consiglio di amministrazione di mercoledì 18 gennaio cambierà rotta e strategie. C'è un dato infatti che brucia e conta tantissimo sui conti del club, soprattutto guardando ad un bilancio che è inevitabilmente provato anche a prescindere dall'esito delle inchieste come quella Prisma e Plusvalenze che la vedono coinvolta. Sono i soldi spesi sul mercato, troppi in rapporto ai benefici e ai risultati prodotti in campo, soprattutto in questi ultimi 3 anni.

    425 MILIONI - Secondo quanto analizzato dalla Gazzetta dello Sport sono infatti 425 i milioni investiti nell'ultimo triennio, da Pirlo a questi due anni di Allegri e che, probabilmente, non porteranno ad alzare un titolo importante in ambito domestico (lo Scudetto) nè a livello internazionale. Dai 72 milioni di euro di valutazione di Arhur nello scambio con Pjanic a Chiesa (unico acquisto ritenuto davvero azzeccato al netto degli infortuni), passando per gli oltre 81 di Vlahovic ai 41 (+bonus che possono arrivare fino a 55) per Bremer. Ma anche Morata, McKennie e Locatelli con un elenco che, inevitabilmente, si allunga senza incidere in campo.

    CAMBIO STRATEGIA - Il nuovo cda, salvo sorprese, imporrà ai manager bianconeri un cambio di rotta importante guardando con forza a ridurre il deficit e progettare un bilancio sostenibile. No a spese folli, neanche per giocatori che possono fare la differenza se in età avanzata. Sì ad acquisti giovani e di prospettiva, valorizzando l'investimento fatto sull'Under 23 e, di conseguenza, sui talenti già presenti sotto contratto.

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