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    Agnelli all'assemblea degli azionisti: 'La Juve viene prima di tutto e di tutti'. Approvato il bilancio VIDEO

    Agnelli all'assemblea degli azionisti: 'La Juve viene prima di tutto e di tutti'. Approvato il bilancio VIDEO

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Il giorno dell'ultima assemblea degli azionisti presieduta da Andrea Agnelli è arrivato, quella chiamata ad approvare il tormentato bilancio 2021/2022. Già in agenda la prossima assemblea, quella del 18 gennaio che dovrà nominare il nuovo CdA della Juventus. Apre l'assemblea Massimo Della Ragione: "Negli ultimi mesi la Juventus ha dovuto affrontare sfide senza precedenti e c'è stato un canale di comunicazione costante e trasparente con le autorità di mercato e di vigilanza. Il CdA con il costante supporto autorevole di esperti indipendenti, ha analizzato con attenzione i rilievi ricevuti. È stato un lavoro molto impegnativo svolto dal consiglio con la massima professionalità nell'interesse di Juventus e dei suoi azionisti. Tra settembre e dicembre ci siamo riuniti più di dieci volte e di solito le riunioni erano precedute da lavori preparatori, il consiglio ha esaminato numerosi documenti e richiesto pareri a esperti indipendenti, ha ampiamente discusso con il management e ci si è confrontati con gli organi di controllo interni e le autorità di vigilanza. Abbiamo deciso all'unanimità di rivedere alcune stime del progetto di bilancio, sulla base delle osservazioni degli esperti in ottica di accentuata prudenza".

    IL MESSAGGIO DI AGNELLI - Poi arriva il messaggio di Agnelli: "Lasciare la presidenza non è stata una decisione facile per me, che oltre ad amare la Juve, mi sono impegnato al massimo per ottenere i risultati straordinari di questi anni, in campo e fuori. Ho assunto questa decisione in piena serenità, resto fermamente convinto del buon operato di tutti questi anni, opinione confermata anche nelle ultime settimane dalle analisi di numerosi esperti: Juventus dimostrerà in ogni sede le sue buone e legittime ragioni. Ho ritenuto opportuno fare un passo indietro, per evitare che si potesse anche solo pensare che le scelte e le decisioni che verranno prese da qui in avanti fossero condizionate dal mio coinvolgimento personale. È stato un onore essere presidente della Juventus, che viene prima di tutto e di tutti. Fino alla fine". 



    ARRIVA MOGGI - Tra i tanti azionisti intervenuti, c'è anche Luciano Moggi. Che va all'attacco per difendere la Juve: "Sono qui per capire, a leggere i giornali sono catastrofi e invece sento cose diverse. Poi sono venuto per ringraziare Andrea Agnelli, nove scudetti non si vincono con facilità, solo chi c'è dentro sa le difficoltà che ci sono per vincere. La leggenda che la Juve vince perché ruba, è assurda. La Juventus ha vinto sempre sul campo, anzi forse hanno rubato qualcosa a noi. Come a Perugia col diluvio del Curi. Pure l'anno dopo quando hanno cambiato le regole in corsa per favore la Roma facendo giocare Nakata, che segnò contro di noi proprio il gol scudetto. E poi guardate chi c'è in panchina a fare il team manager (riferendosi ad Oriali, ndr), quello che ha contraffatto il passaporto di Recoba. Io ancora combatto per Calciopoli, noi siamo stati ritenuti colpevoli per cose che hanno fatto altri. Ho portato un cofanetto con una chiavetta, qui c'è tutta Calciopoli. Sentirai Carraro dire che Lazio e Fiorentina non possono retrocedere, dire di non aiutare la Juventus". Sempre Moggi completa il ragionamento nel giro di interventi riservato alle repliche: "Volevo continuare dicendo che, se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato cose nuove, è altrettanto vero che dovrebbe essere riaperta Calciopoli. È una ferita che non si rimargina né per noi né per la Juve, sono sei anni che lavoriamo per questo cofanetto. Quando Meani dice, dopo un Milan-Chievo 1-0: «Ti ho fatto dare 7 da Cecere, il giornalista della Gazzetta, ti faremo fare gratis in Svizzera un trapianto di capelli». Ma non mi piace il discorso di Arrivabene sul piano tecnico, la Juventus non ha un centrocampo all'altezza, non bisognava pensare agli attaccanti ma a chi deve dare la palla agli attaccanti". Sfrutta ogni giro di interventi Moggi per non perdere pezzi: «Non voglio dare la colpa a nessuno, ma nemmeno voglio le colpe di altri. La difesa della Juventus deve arrivare dalla proprietà. Il papà di Andrea e l'avvocato sapevano cosa facevamo noi, abbiamo sempre cercato di lesinare la lira prima e l'euro poi per portare vantaggi alla Juve. Non abbiamo chiesto soldi all’azionista e abbiamo vinto tutto, diventando anche campioni del mondo per club. I tifosi devono fare i tifosi, mi piacciono sempre ma non devono parlare di questioni tecniche. Quando ho preso Ancelotti mi hanno detto che avevo preso un maiale, ho detto: 'sarà la prima volta che un maiale allenerà la Juve'. E così è stato. I tifosi devono essere tifosi fino alla fine con la Juventus. Ci dovrebbe essere più coinvolgimento nella difesa della Juve che non ha ritenuto o saputo difendersi, Ha lasciato cadere quello che gli veniva gettato addosso e per questo è diventata un giocattolo nelle mani dei media. Solo io l'ho sempre difesa e ne ho pagato le conseguenze”. In conclusione ancora un messaggio di Moggi: "Un mio pensiero sul prossimo CdA, perché voglio bene alla Juventus. Vorrei venisse fatto come era prima del 2006, quando c'era gente che si intendeva di calcio. Finita la Juventus di quel tempo, la Nazionale è sparita completamente dalla circolazione. Credo sarebbe opportuno che le figurine come gli ex giocatori non debbano servire alla Juventus, ora bisogna tornare a ricreare la Juventus che vince tutto. Come era la nostra e pure quella di Andrea Agnelli fino a qualche anno fa. Ci sono dei cicli, si è aperto un ciclo nuovo, bisogna proporre giocatori giovani. Prestiamo attenzione al CdA perché è la macchina, serve chi sa amministrare ma anche chi deve occuparsi dell'area sportiva. Bisogna sapere vendere, comprare, scovare giocatori da giovani. Voi vi ricorderete che Cristiano Ronaldo l'avevamo preso quando aveva 17 anni, poi un giocatore (Salas, ndr) ha rifiutato il trasferimento e tutto andò a monte. La Juventus deve essere sempre vincente. E non ha mai rubato per vincere, questo è il punto".
    ROMERO E DYBALA - Così Agnelli commenta le critiche relative all'operazione Romero: "C'è stata la critica su un giocatore (Romero ndr), che non ha trovato spazio. Parlarne due anni dopo è diverso rispetto a farlo quando le decisioni vengono prese. In quel momento c'erano Bonucci, De Ligt e Chiellini. Il campo, quindi, l'avrebbe visto col binocolo". Critiche per la gestione del caso Dybala e per l'ingaggio di Di Maria, a cui risponde invece Maurizio Arrivabene: "Le condizioni chieste da Dybala erano considerate onerose e impegnavano il club su un piano pluriennale. L’opportunità di ingaggiare un calciatore come Di Maria, che ha dimostrato il suo valore anche nell’ultimo Mondiale, era di prenderlo per un anno. Lui doveva rappresentare e fare da mentore per i giovani. L'abbiamo ritenuto importante". 

    ANCORA AGNELLI - Tra un giro di interventi e l'altro, Agnelli ribadisce la difesa totale del proprio operato: Sono perfettamente consapevole che quando tutto va bene sono grandissimi applausi e grandissimi pacche sulle spalle, mentre quando le cose non vanno bene come uno auspicherebbe invece la gente è piu veloce a criticare qualsiasi attività che si è svolta e voltare le spalle. Ribadisco la correttezza dell'operato da parte della società anche condiviso da una serie di esperti per quanto riguarda le vicende di natura contabile. Ringrazio tutti, chi mi ha criticato e chi no”.

    APPROVATO IL BILANCIO IN ROSSO - Con un comunicato pubblicato sul proprio sito web la Juventus ha confermato i lavori svoltisi durante l'assemblea con la chiusura del bilancio al 30 giugno 2022 con un rosso da 238 milioni (LEGGI QUI IL COMUNICATO)

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