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Assemblea Juve, Agnelli: 'Guardiamo all'Europa'. Un azionista insiste: 'Via la stella a Conte'. Nedved: 'Il gesto di Demiral non viola codice etico'
PARLA AGNELLI - "Oggi a chiedere oltre l'approvazione del bilancio, chiederemo agli azionisti di approvare anche un aumento di capitale di 300 milioni rivolto esclusivamente al piano di sviluppo nel prossimo triennio. Il nostro vero mercato di riferimento è l'Europa, la Juventus è la più grande società di calcio in Italia ma è solo una delle grandi del calcio europeo: le grandi di Germania, Spagna e Inghilterra hanno fatturato da 500 milioni al miliardo. La nostra crescita deve renderci orgogliosi, ma il fatturato attuale esclusa la compravendita di calciatori è la stessa del Real Madrid del 2012
Un pensiero va a Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli, unici ad aver vinto otto scudetti consecutivi. E da parte mia va anche a Max Allegri che è stato determinante per la crescita della Juventus in questi anni. Nel ranking Uefa siamo passati dal 43° posto del 2010 al 5°, ci sono ragionevoli prospettive per pensare di poter superare anche il Bayern Monaco a fine stagione.
Ci sono state situazioni che in questi anni hanno forgiato la dirigenza di questa società. Pensiamo al caso del Calcioscommesse nel 2012 che ci ha visto restare per sei mesi senza allenatore in panchina: quale altra società sarebbe riuscita a gestire sei mesi senza l'allenatore in panchina? Penso all'inchiesta Alto Piemonte, mesi molto pesanti. E ultima in ordine di tempo l'indagine Last Banner.
Diritti tv, è solo la terza voce di ricavo per la nostra società.
Volevamo far diventare Juventus un marchio globale, ci stiamo riuscendo. E questo ci deve essere riconosciuto da tutti, il nostro è un brand moderno e innovativo. La missione deve restare lo sport, dobbiamo restare la squadra migliore in Italia continuando a competere al massimo livello in Europa. Restando tra le prime 12 società in Europa come fatturato, con una retribuzione del personale tra il 55 e il 60% dei ricavi operativi.
Noi dobbiamo immaginare questo 2019 come un nuovo anno zero. Nel 2011 l'aumento di capitale era volto a un risanamento societario, che evidentemente c'è stato. L'obiettivo dell'aumento di capitale del 2019 è lo sviluppo della società.
Oggi chiediamo approvazione del bilancio ma anche la fiducia a questo gruppo dirigente.
Grazie, fino alla fine".
PARLA RE - Marco Re, Chief Financial Officer della Juventus ha parlato subito dopo il presidente bianconero Andrea Agnelli. Re ha confermato le cifre dell'accordo con Adidas, valido da questa stagione per altre otto. Gli introiti per la Juve saranno da "400 milioni di euro complessivi, una media di circa 51 milioni all'anno. A questa cifra si sommeranno la vendita dei prodotti a marchio Juve da parte di Adidas e bonus per il raggiungimento di determinati risultati sportivi 15 milioni di euro interamente incassati al 31 dicembre 2018".
PARLANO GLI AZIONISTI - Aperti gli interventi degli azionisti, c'è chi attacca Antonio Conte: 'Diamo la sua stella a Morini o Marchisio, non a un traditore come lui che ha deciso di passare ai prescritti', strappando tanti applausi. Un altro azionista invece non è d'accordo: "A Napoli hanno tolto una targa dedicata a Sarri, non siamo a questo livello". Lo stesso poi chiede di prendere "provvedimenti per il comportamento di Demiral, di cui mi vergogno".
LE RISPOSTE - Parla Agnelli: "Un nuovo impianto? Non possiamo parlarne per una questione di riservatezza, nuove soluzioni sono in fase di studio e il tema ci è evidente. La Superlega? Non esiste, il tema è come cercare una nuova ricalibratura delle competizioni nazionali e domestiche, dal 2024 in poi". Nessun riferimento alla stella di Conte.
CASO DEMIRAL - Ci pensa Pavel Nedved ad affrontare il tema Demiral: "Dobbiamo aspettare l'indagine della Fifa, ci atterremo a loro. Il suo gesto per quanto forte non rappresenta una violazione del nostro codice etico". Una risposta che non convince del tutto alcuni azionisti.
PARLA PARATICI - Fabio Paratici risponde riguardo la formazione di giocatori del vivaio: "Abbiamo scelto di creare l'Under 23 per dare un ulteriore passaggio formativo tra la Primavera e il mondo delle prime squadre, l'anno scorso è stato un anno zero, quello in corso di assestamento visto che è stato fondato un club nel club". E sui rinnovi degli ultratrentenni: "Noi pensiamo che siano necessari quelli funzionali alla squadra, per essere competitivi serve anche l'esperienza e questa politica ci ha dato ragione". Sugli italiani: "Negli ultimi anni il nostro livello è cresciuto, in generale ci sono meno giocatori all'altezza sia nel mondo che di conseguenza in Italia".
In aggiornamento
QUI IL DISCORSO INTEGRALE DI AGNELLI: