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  • ​Juve, asse di Pirlo con Ronaldo e la vecchia guardia: vantaggi e rischi. E occhio ai pericoli della difesa a tre...

    ​Juve, asse di Pirlo con Ronaldo e la vecchia guardia: vantaggi e rischi. E occhio ai pericoli della difesa a tre...

    • Gianluca Minchiotti
    Andrea Pirlo è in costante contatto con Cristiano Ronaldo e con i senatori dello spogliatoio della Juventus, dal capitano Giorgio Chiellini fino a Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci. Con il vantaggio di essere stato 'uno di loro', e cioè un ex calciatore di livello assoluto, nonché compagno di squadra dei tre italiani, il nuovo allenatore dei campioni d'Italia sta provando a fare quello che non è riuscito al suo predecessore, Maurizio Sarri

    IL VANTAGGIO DI PIRLO - Se Sarri è sempre stato considerato un corpo estraneo alla Juve, sia da parte della società che da parte dello spogliatoio, fin da quella infelice battuta pronunciata durante l'intervallo dell'amichevole con il Tottenham dell'estate scorsa ("Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi?"), Pirlo ha invece dalla sua il favore di parlare lo stesso linguaggio dei calciatori. E di essere un uomo che conosce alla perfezione il mondo Juve, dove ha giocato e vinto per quattro stagioni, mantenendo poi sempre un filo diretto con il presidente Agnelli.

    OCCHIO ALLE TELEFONATE CON RONALDO - Pirlo dunque parte da un indubbio vantaggio rispetto a Sarri, ma stia anche molto attento. Perché c'è anche la faccia più insidiosa di questa medaglia. Le telefonate con Ronaldo hanno una logica, purché non diventino un appiattimento sulla personalità e sull'ego smisurati di CR7: Pirlo stia attento a non ripetere l'errore di Sarri, che andò sullo yacht del portoghese per chiedergli se volesse fare il centravanti, ottenendo come risposta un 'no' che avrebbe poi condizionato i rapporti con lo spogliatoio e il prosieguo della stagione. 

    DIFESA A TRE, SICURI? - E Pirlo non commetta l'errore di assecondare troppo i desideri della BBC. In poche parole, torni alla difesa a tre se ci crede lui, e non perché consigliato da Buffon, Bonucci e Chiellini o semplicemente perché la difesa a tre è il marchio di fabbrica del suo allenatore di riferimento, vale a dire Antonio Conte. Ricordandosi, lui che di Champions vinte se ne intende, che tutte le squadre che l'hanno vinta negli ultimi vent'anni lo hanno fatto con una difesa a quattro. E che pure l'ultima Juve, quando è arrivata in finale (Berlino e Cardiff), lo ha fatto con la difesa a quattro.   

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