Juve, Asamoah:| 'Visto, sto imparando'
Migliore in campo in assoluto, al punto da essere diventato in fretta il nuovo beniamino dei tifosi, Kwadwo Asamoah: palloni recuperati sia di forza che di tecnica, un ruolo - quello di esterno di centrocampo - che ha fatto in fretta a sentire proprio, palloni giocati con semplicità e altrettanta precisione. Un assist vincente per il gol di Lichtsteiner, anche: « Sono contento, era importante vincere e iniziare con i tre punti. Abbiamo sbagliato un rigore nel primo tempo, ma questo è il calcio. Siamo andati meglio nella ripresa, dove abbiamo velocizzato il giro palla. E' stata una bella vittoria, davvero ». Apprezzata dai tifosi, forse un po' frastornati da un'estate al limite della logica ma adesso di nuovo concentrati solo sul campo e sui risultati da ottenere. Con una squadra che, almeno nella ripresa, è apparsa parente stretta di quella invincibile della passata stagione: « Io idolo dei tifosi? Qui ognuno gioca per l'altro, ci diamo una mano quando c'è bisogno e deve essere questo lo spirito che ci accompagnerà per tutta la stagione - prosegue l'ex giocatore dell'Udinese - io esterno di centrocampo? E' una posizione nuova che sto imparando. Parlo spesso con Conte di questo e per me non è un problema adattarmi: provo molto in allenamento e, quando sbaglio un'azione di uno contro uno, non fa niente perché è normale che non tutto possa riuscire alla perfezione. Ma l'azione del primo gol è nata proprio con questo movimento ». Segno appunto che il lavoro paga e che la Juve ha trovato un altro centrocampista di qualità e quantità, perfetto complemento del terzetto Vidal-Pirlo-Marchisio. E domenica prossima, a Udine, un ritorno 'a casa' dal sapore particolare, con la consapevolezza di avere già trovato estimatori in una piazza difficile come quella di Torino.
FRECCIA SVIZZERA - Il Parma gli porta bene: un gol l'anno scorso, un gol quest'anno. In più, la consueta spinta sulla fascia e una quantità di adrenalina mica male. Più un'esultanza rabbiosa, quasi sospetta viste le voci che lo avrebbero voluto lontano da Torino con destinazione Parigi: « Se Ancelotti dice che non sono di loro interesse, forse è davvero così. Comunque io penso alla Juve: abbiamo vinto una partita che nel primo tempo si era fatta complicata. Poi, una volta sbloccato il risultato, è diventato tutto più facile perché il Parma ha dovuto aprirsi un minimo e siamo riusciti ad avere più spazio ». Risultato: identico inizio all'anno passato, tre punti e via con le speranze: « Siamo contenti, ci mancherebbe altro. Ma c'è molto da lavorare per far sì che l'epilogo sia quello di pochi mesi fa. Un primo tempo come quello contro il Parma non dovremo più giocarlo ». E l'assenza in panchina di Conte? « Averlo vicino ti dà la certezza di poter ascoltare in ogni momento qualche suggerimento importante, però al momento questa è la storia e dobbiamo accettarla. Non credo sia uno stimolo in più il fatto che lui non ci sia: dobbiamo semplicemente prendere atto della situazione e adeguarci ».
CAPITANO - Con la fascia al braccio, porta bene. « Non è stata la mia prima volta - spiega Marchisio - ma è sempre un onore. Più che altro, sembra che io porti fortuna: ogni volta che sono stato capitano, la Juve ha vinto. Però non accampo pretese, ci mancherebbe altro. Per oggi va bene avere preso i tre punti, ma adesso dovremo lavorare ancora più intensamente per migliorare la capacità di tenere alto il ritmo: nel primo tempo abbiamo avuto troppe pause. Asamoah? E' giovane solo di carta di identità, visto che ha già parecchia esperienza nel nostro campionato: ha grinta, qualità e quantità. Ha la stoffa per essere un giocatore importante in questa Juve ». Infine, una promozione anche per gli arbitri di porta: « Hanno aiutato molto, anche in occasione del gol di Pirlo. Il fuorigioco in occasione del primo gol era invece responsabilità del guardalinee: meno male che Vidal l'ha sbagliato ».
GIOVINCO - Caviglia girata per il numero dodici: oggi se ne saprà qualcosa di più.
