Juve: Allegri si ritrova, Morata si riperde
Ed ora Max Allegri balla sulle punte. Perché faticosamente la sua Juve si sta trovando e ritrovando. Ma per delle situazioni che si risolvono, con una rinnovata solidità difensiva ed un centrocampo sempre più compatto e ragionante, sul fronte d'attacco piovono sempre più problemi da affrontare. Per carità, a giudicare dalle prestazioni di ieri sera di Mario Mandzukic e Paulo Dybala potrebbero essere anche dei bei problemi, ma tali rimangono. L'argentino ha dimostrato di essere fondamentale e a suo agio anche in Champions, il croato con una condizione progressivamente migliore sta dimostrando perché è da sempre considerato il centravanti preferito dagli allenatori. Ma in tutto questo che fare con Morata, Zaza, Cuadrado?
IL CASO SPAGNOLO – Soprattutto la situazione legata ad Alvaro Morata è tutt'altro che serena. Di lui centravanti dal primo minuto, si son perse le tracce a Monchengladbach, nella notte della stilettata di Allegri sul prolungato cambio di calzettoni. E da lì, qualcosa sembra essere realmente rotto. Schierato poi, per scelta e necessità, quasi esclusivamente da attaccante esterno (al di là degli ultimi due spezzoni di partita), il fastidio del tecnico si è trasferito su Morata che più o meno ad alta voce ha fatto capire come quel ruolo gli andasse stretto. Così, dopo la sosta, pur giocando senza tridente, di Morata si son perse le tracce nella formazione titolare. Per un malcontento sempre più difficile da nascondere. Ed un rapporto evidentemente teso, basti valutare la furia di Allegri all'ennesimo contropiede malgestito dallo spagnolo ieri sera contro il City. Mentre da un punto di vista tattico lo slogan che sembra risuonare è sempre più il seguente: o mangi questa minestra oppure... Che tradotto si può leggere in un più attuale: o giochi esterno sinistro, o ti accomodi in panchina. Tanto con i Dybala e i Mandzukic visti col City, Allegri può dormire sonni tranquilli. Situazione questa pronta ad essere nuovamente rimescolata se gli esami dovessero poi costringere ancora una volta Mandzukic allo stop. In tutto questo, il Real Madrid rimane spettatore sempre più interessato.
GLI ALTRI SCONTENTI – Morata più di tutti fa rumore. Ma non è il solo scontento. Perché c'è anche un Cuadrado che senza Morata, di fatto, non sta più trovando un posto da titolare in nome di equilibri che secondo il tecnico può donare solo il sacrificio dello spagnolo sulla sinistra. Una circostanza destinata a protrarsi salvo esperimenti interni (vedi Alex Sandro attaccante) almeno fino al mercato di gennaio. Con tutti i punti interrogativi legati al futuro che rischiano di condizionare il resto della stagione del colombiano: il riscatto difficilmente arriverà con questo utilizzo, sicuramente non alle cifre richieste dal Chelsea (20-22 milioni di euro). Lo stesso mercato di gennaio che ormai aspetta con ansia Simone Zaza, quarta scelta o anche quinta punta considerando come sia a Monchengladbach che col City sia stato Cuadrado a concludere la partita da centravanti. Che arrivi o no Lavezzi, le possibilità di permanenza dell'attaccante lucano sembrano ridursi al lumicino, ed anche lui gradualmente sta convincendosi che andare via dalla Juve per almeno sei mesi sia la situazione migliore.
Nicola Balice
@NicolaBalice