Juve, Allegri si rinnova e costruisce dal basso: una tentazione che sopravviverà a Lukaku?
JUVE, BREMER: 'ALLEGRI? VUOLE LA COSTRUZIONE DAL BASSO'
Nella stagione che sta per cominciare, Massimiliano Allegri chiederà alla sua squadra di costruire dal basso. I primi commenti sono votati allo scetticismo, ma pensare ad una grande squadra che si comporti come il Manchester City, campione d’Europa, non sarebbe esattamente un peccato. Anzi.
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La domanda è, piuttosto, se Allegri voglia correre qualche rischio in più per avvicinare il suo gioco a Sarri o a De Zerbi (fieri avversari ideologici) o se, invece, il lancio lungo (alla Bonucci per intenderci) non sia ancora la giocata preferita dall’allenatore livornese. Si dirà che molto dipende dalle caratteristiche dei calciatori e la Juve, in difesa e a centrocampo, possiede elementi in grado di dialogare con facilità, dando e ottenendo l’appoggio, con giocate di prima.
Il punto, però, non è solo evitare l’errore, ma smarcarsi in movimenti triangolari. Voglio dire che non basta avere proprietà di palleggio. E’ necessario anche conoscere il tempo del tocco e la direzione dello smarcamento. De Zerbi - che la faceva al Sassuolo, l’ha ripetuta allo Shakhtar e ha raggiunto punte di perfezione assoluta al Brighton - è forse il conoscitore più preparato in materia. Perciò non può che farmi sorridere l’affermazione, secondo la quale, la costruzione dal basso la possono fare solo le grandi squadre. Ovviamente non è vero, riescono ad attuarla solo le squadre che hanno allenatori in grado di insegnarla.
Allegri parte in ritardo. Ma la sua volontà è certamente un segnale. Costruire dal basso significa ottenere la superiorità numerica a centrocampo e sprigionare il contropiede in campo quasi aperto. A meno che, alla Juve, non arrivi davvero Lukaku. In quel caso, la tentazione del lancio per i suoi scatti o la difesa della palla, sarà più forte della volontà di rinnovarsi.
