Getty Images
Juve, Allegri sbaglia di nuovo i cambi: prima ribaltava le avversarie, ora manda in tilt i bianconeri
8a1923de-57c2-4b05-81b0-6a59011090e3
AUTOCRITICA ED ERRORI – Lo diceva a inizio stagione, chissà se con i cinque cambi sarebbe riuscito a prendere le misure in fretta. Per il momento non è stato così, anzi. Contro il Milan per esempio Allegri è tornato all'antico, con tre sole sostituzioni effettuate pur avendo una panchina profonda senza aver bisogno di nemmeno un ragazzo dell'Under 23 per fare numero. “Diciamo che la responsabilità è mia sui cambi. Perché ho sbagliato. Perché in quel momento dovevo mettere magari gente più difensiva, tanto ormai la partita era in cassaforte e ho sbagliato”: così ai microfoni di Dazn ha analizzato questo aspetto specifico. Ripercorrendoli, i cambi in questione, sono stati Kean per Morata, Chiesa per Cuadrado, Kulusevski per Dybala: nessuno è riuscito a tenere il livello imposto dai titolari in questa circostanza, nessuno e soprattutto Chiesa può definirsi una riserva però. Anche tatticamente, così la Juve ha finito con un 4-3-3 molto più puro di quello iniziale, negli ultimi minuti con Kulusevski in campo è stato Chiesa a essere dirottato a sinistra, nel complesso non si è mai visto. E la Juve è sparita o quasi, lasciando il campo alle scorribande rossonere. Ma anche a Napoli i pochi cambi a disposizione di Allegri han visto la Juve peggiorare, il passaggio al 3-5-2 con Bernardeschi a destra e De Sciglio a sinistra si è trasformato in un salto all'indietro che è costato caro. Mentre contro l'Empoli nulla aveva funzionato e a Udine si è vista una Juve ordinata come quella del primo tempo diventare caotica nel tentativo di aggrapparsi agli ultimi scampoli di CR7 nella ripresa. Ecco, alla Juve servirebbe un Allegri vecchia maniera almeno in questo, serve un Max che con i cambi la aggiusta e non la rovina.