Juve, Allegri: 'Questi 70 punti sono un po' falsi, dopo l'Inter abbiamo mollato. Unità di intenti sul mercato, su Di Maria..'
L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha commentato a Sky Sport la sconfitta per 2-0 contro la Fiorentina: “Nel primo tempo si è fatta anche buona partita, sbagliando troppo negli ultimi metri, ma c'eravamo allenati un giorno e mezzo. Siamo venuti tutti ma c'era chi non si era mai allenato. Abbiamo chiuso degnamente l'annata. Giriamo pagina, pensiamo alla prossima stagione”.
Sul mercato: "Parliamo con la società, la squadra va sistemata. Se sono contento? Sono contento perché c'è unità d'intenti, è normale che sia così. Abbiamo tanti giocatori, qualcuno deve uscire. Paulo ha finito, Bernardeschi lo stesso, Giorgio ha smesso. Bisogna fare le cose con calma e lucidità. Lavorare e sistemare la squadra. Il mercato non è ancora iniziato. Di Maria? Sono tutti nomi... sui giornali mi dicono che escono un sacco di nomi, bisognava finire la stagione, poi riposiamo e da dopodomani iniziamo a pensare a come sistemare la squadra. Una buona base c'è, dovremo far meglio".
Sulle linee guida del mercato: "Negli 11 ci sono già dei giovani. Ne abbiamo 5, Vlahovic e Locatelli, De Ligt, Chiesa. Quindi sono già giovani importanti. Miretti ha fatto 4 buone partite. Pian piano la squadra cresce, così come i giocatori. E' normale che nella squadra devi fare un mix, altrimenti con tutti giovani è più difficile vincere. Un po' di esperienza e malizia ci vogliono, aiutano a far crescere. De Ligt ha tante partite, Locatelli ha fatto bene, Chiesa ci è mancato molto per caratteristiche. La società ha fatto investimenti importanti, ci vuole equilibrio come in tutte le cose".
Un bilancio della stagione: "Siamo arrivati all'Inter dopo una discreta rincorsa. Non ci giocavamo magari lo scudetto, 83 punti non bastavano, ma 84 minimo. Perso con l'Inter, ottenuto il quarto posto, con infortuni e altro abbiamo giocato con 12 giocatori. Questi 70 punti sono un po' falsi, non dicono la verità sulla squadra. Come sapete, dopo uno sforzo fatto, viene a mancare un po' di questo. Sono un po' falsi questi 70 punti. Serve di più per tornare a vincere, serve fare più gol, giocare in altro modo. Non è che tutto quello che è stato fatto bisogna buttarlo, sarebbe un errore. Le cose buone vanno tenute, migliorare ciò che va migliorato".
Sul mercato: "Parliamo con la società, la squadra va sistemata. Se sono contento? Sono contento perché c'è unità d'intenti, è normale che sia così. Abbiamo tanti giocatori, qualcuno deve uscire. Paulo ha finito, Bernardeschi lo stesso, Giorgio ha smesso. Bisogna fare le cose con calma e lucidità. Lavorare e sistemare la squadra. Il mercato non è ancora iniziato. Di Maria? Sono tutti nomi... sui giornali mi dicono che escono un sacco di nomi, bisognava finire la stagione, poi riposiamo e da dopodomani iniziamo a pensare a come sistemare la squadra. Una buona base c'è, dovremo far meglio".
Sulle linee guida del mercato: "Negli 11 ci sono già dei giovani. Ne abbiamo 5, Vlahovic e Locatelli, De Ligt, Chiesa. Quindi sono già giovani importanti. Miretti ha fatto 4 buone partite. Pian piano la squadra cresce, così come i giocatori. E' normale che nella squadra devi fare un mix, altrimenti con tutti giovani è più difficile vincere. Un po' di esperienza e malizia ci vogliono, aiutano a far crescere. De Ligt ha tante partite, Locatelli ha fatto bene, Chiesa ci è mancato molto per caratteristiche. La società ha fatto investimenti importanti, ci vuole equilibrio come in tutte le cose".
Un bilancio della stagione: "Siamo arrivati all'Inter dopo una discreta rincorsa. Non ci giocavamo magari lo scudetto, 83 punti non bastavano, ma 84 minimo. Perso con l'Inter, ottenuto il quarto posto, con infortuni e altro abbiamo giocato con 12 giocatori. Questi 70 punti sono un po' falsi, non dicono la verità sulla squadra. Come sapete, dopo uno sforzo fatto, viene a mancare un po' di questo. Sono un po' falsi questi 70 punti. Serve di più per tornare a vincere, serve fare più gol, giocare in altro modo. Non è che tutto quello che è stato fatto bisogna buttarlo, sarebbe un errore. Le cose buone vanno tenute, migliorare ciò che va migliorato".