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Allegri: 'I tifosi del Napoli ringrazino Higuain. Marchisio? Non so...' VIDEO
L'anno passato valeva lo Scudetto, questa volta è "semplicemente" una partita molto importante. Alla vigilia di Juve-Napoli arrivano le parole di Max Allegri a presentare la partita più attesa fin dal passaggio clamoroso di Higuain in bianconero. Calciomercato.com ha partecipato alla conferenza stampa con il suo corrispondente Nicola Balice. Questi i principali temi toccati dal tecnico bianconero.
NAPOLI - "La partita col Napoli arriva in un momento del campionato per cui non è decisiva, gli scontri diretti dell'andata non sono mai decisivi. Al ritorno lo sono. Un anno fa, perdevamo a Sassuolo. A distanza di un anno la storia è cambiata. Questo ci insegna che i campionati si decidono da marzo. Partita importante, ma non come quella di mercoledì col Lione perché dovremo chiudere il discorso qualificazione Champions. Il Napoli ha un'ottima organizzazione difensiva, senza prima punta possono toglierci punti di riferimento e per noi sarà molto più difficile. Conosco bene Sarri fin da quella famosa partita con la Sangiovannese. Dovremo essere bravi ad arginare le loro ripartenze, da sempre il loro punto di forza".
HIGUAIN - "Non l'ho visto ieri, era insieme a chi ha giocato mercoledì a fare lavoro differenziato. Per lui partita da libro Cuore. L'allenatore ha due scelte: o non farlo giocare, o non dirgli niente e mandarlo in campo a giocare. Non credo sia un traditore, ha fatto una scelta da professionista. E' sereno, è molto legato alla città di Napoli: lo so perché ogni tanto ne parliamo. Anche se in questa vigilia non ne parleremo. Ha già segnato sette gol, è sereno, va conosciuto dalla squadra e in questo senso stiamo lavorando, dobbiamo migliorare per inserirlo sempre di più. Ma non è importante che sia lui a segnare in tutte le partite".
LICHTSTEINER - "Sta bene, ha già giocato e può giocare".
MARCHISIO - "Con lui parlerò, se è in condizione di giocare partirà dal primo minuto, altrimenti giocherà mercoledì. Con lui ci parlo, con Higuain no (prima del Napoli, ndr)".
MALE NEGLI SCONTRI DIRETTI - "A volte ci sono campionati in cui vinci tutti gli scontri diretti, a volte tutte le altre partite. L'importante è la sostanza, cioè arrivare primi in classifica. Dobbiamo lavorare sull'intensità. Ma col Siviglia abbiamo pareggiato contro un'ottima squadra e non una squaretta come diceva qualcuno, creando sei-sette occasioni e non subendo nemmeno un tiro in porta. Con Inter e Milan partite anomale, va bene perché il calcio si giudica per i risultati. Ma allora bisogna chiarirsi, conta il risultato o il bel gioco? Commentiamo i risultati, ma sono state due prestazioni diverse: con l'Inter brutta partita, col Milan no. Anche se poi bisogna sicuramente migliorare la nostra qualità del gioco".
ESPERIENZA DA CALCIATORE - "Napoli città meravigliosa, la mia esperienza calcistica non un gran ricordo: eravamo praticamente retrocessi a gennaio, forse la vera stagione della fine dell'era Ferlaino".
OBIETTIVI - "Primo obiettivo passare il turno in Champions, poi la Supercoppa a Doha. Per il campionato se ne riparla a marzo".
CAMBIO MODULO - "Per giocare con due mediani ho bisogno di giocatori con determinate caratteristiche, in questo momento preferisco insistere con i tre centrocampisti al di là di come verrà disposto il resto della squadra".
RIVALI - "Dalla nona giornata in poi si delina un po' la classifica, ora si vede che in questo momento Roma, Napoli e Milan possono lottare insieme a noi per i primi tre posti. Partita col Napoli decisiva solo per delineare queste posizioni, ma il campionato è lungo".
TURNOVER - "Più che pensare a mercoledì, dovrò valutare le condizioni dei giocatori. La conferenza stampa prima dell'ultimo allenameno non mi permette di dare troppe indicazioni di formazione...".