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    Juve, Allegri: 'Di Maria sia un valore aggiunto, 4° posto obiettivo minimo'. Poi parla di modulo e mercato

    Juve, Allegri: 'Di Maria sia un valore aggiunto, 4° posto obiettivo minimo'. Poi parla di modulo e mercato

    Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato a Sky Sport dopo il successo nell'amichevole contro il Rijeka: "I reduci dal Mondiale sono in buone condizioni, hanno bisogno di ritrovare la condizione ma soprattutto di calarsi nuovamente nelle partite. Ora dal 27 dicembre torneranno i brasiliani, mentre per gli argentini e per Rabiot servirà qualche giorno in più. La squadra si è allenata bene, hanno giocato molti giovani di qualità. Oggi meglio nel secondo tempo, ma arrivavamo da due giorni di lavoro importanti".

    I problemi del primo tempo?
    "Questi sono test in cui ci può essere un calo di attenzione, abbiamo sbagliato tanti passaggi, tanti controlli. C'è stata un po' di superficialità, poi il secondo tempo come attenzione è stato migliore".

    Gli appoggi ripetuti verso il portiere?
    "Il portiere va usato quando ce n'è bisogno, non sempre. Nell'arco della partita serve essere bravi a capire quando giocare in avanti e quando giocare indietro. Serve togliersi questo vizio, quando c'è un attimo di difficoltà ci si rifugia spesso verso il portiere, che è una buona soluzione ma se è pressato non diventa più uno sviluppo di gioco ma una palla buttata".

    Chi può recuperare per il 30 dicembre con lo Standard Liegi?
    "Credo Chiesa, vediamo De Sciglio, Bonucci no, Vlahovic difficilmente. Poi rientreranno Alex Sandro e Danilo e molti avranno una condizione migliore".

    Il 3-5-2 è compatibile con le qualità di Di Maria?
    "Il problema non esiste. Dal 4 gennaio al 5 giugno avremo da un minimo di 26 ad un massimo di 36 partite. Togliendo la sosta di marzo, è una partita ogni 4 giorni. Ci sarà bisogno di tutti, anche perché oramai le gare si giocano in 15. Di Maria ha fatto una finale straordinaria ed è un giocatore straordinario, dovrà essere un valore aggiunto nella seconda parte di stagione".

    Più complicato riportare sulla terra Di Maria e Paredes o rimotivare Rabiot?
    "Per Rabiot non ci saranno problemi. Ma neanche per Di Maria e Paredes. Angel e Leo sanno che dovranno essere importanti nella seconda parte dopo una prima parte con qualche problemino fisico. Di Maria l'ho sentito, è bello carico così come Paredes. La squadra deve essere consapevole di avere davanti 5 mesi importanti, l'obiettivo minimo è restare fra i primi 4, ma anche cercare di avvicinare il più possibile il Napoli che sta viaggiando forte. Poi ci sarà l'Europa League, la Coppa Italia... Sarebbe bello arrivare in fondo e giocare 36 partite".


    Poi in zona mista:

    PREOCCUPAZIONI - "Non ce ne sono, bisogna essere molto bravi da oggi al 4 per metterci nelle condizioni ideali per affrontare la Cremonese. Dopo la sosta c'è sempre un punto interrogativo".

    LIVELLO FISICO - "Non ci capisco niente, siamo stati criticati perchè la squadra non correva, poi abbiamo fatto sette partite e nessuno ha più parlato di condizione fisica, non si capisce se abbiamo lavorato male prima, durante, dopo... Il calcio è bello, un mio amico dice che l'ha inventato il diavolo".

    MOMENTO - "Oggi ha parlato Scanavino, si è presentato alla squadra e allo staff dicendo poche parole ma giuste. Ha detto che la Juve è la Juve e le ambizioni non cambiano ora e non cambieranno mai. Noi siamo artefici del destino della Juve in campo, il club fa parte di uno dei più grandi gruppi industriali del mondo, poi la passione della proprietà è infinita. Abbiamo più responsabilità, ma su questo sono sempre stato molto sereno".

    COSA CHIEDE AL GRUPPO - "Abbiamo fatto un passetto in avanti, una buona fase difensiva. C'è voglia di sacrificarsi, di fare fatica, l'obiettivo è quello di mettersi a disposizione della squadra. Sappiamo che siamo partiti male, abbiamo avuto difficoltà e siamo stati eliminati in Champions ma tutto deve essere visto come un'opportunità per risalire in classifica, cercare di arrivare in fondo con il risultato minimo del quarto posto. Il percorso è ancora lungo, va fatto passo dopo passo senza pensare a cosa succederà tra quattro mesi, poi abbiamo l'Europa League".

    LIVELLO ALTO - "Sono alla Juve da dieci anni, eccetto che per due, e non c'è mai stato un anno in cui la Juve non avesse l'ambizione di vincere".

    NUOVO MODULO - "Questo è l'ultimo dei problemi, abbiamo tantissime partite e bisogna essere bravi ad arrivare fino a giugno. Di partita in partita si vedrà".

    NUOVO RUOLO SOCIETARIO - "Io sono sempre stato insieme alla società, abbiamo sempre deciso insieme con Cherubini, gli osservatori in giro... La squadra è a posto, abbiamo qualche giovane da mandare a giocare ma per il resto siamo allineati. La seconda parte della stagione è quella più importante, c'è unità di intenti in tutto".

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