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Allegri: 'Pogba con la Lazio non c'è, ecco cos'ha. Fatto un buon mercato. Su Chiesa, Vlahovic e il -15...'
LA REAZIONE - "I giocatori, oltre che essere dispiaciuti e amareggiati, hanno domani la Coppa Italia. Un'altra competizione. Si mette da parte il campionato, di cui riparleremo lunedì, quando ci ritroveremo prima di andare a Salerno. Sarà una gara difficile contro una squadra che sta facendo ottime cose. Partita secca, bisognerà giocarla con tutti i canoni della partita unica".
CHI RIPOSA - "Siamo ripartiti, è un altro campionato iniziato il 4 gennaio, fatte poche partite, c'è chi ha giocato al Mondiale. A parte Rabiot e i due argentini, gli altri sono usciti prima. La formazione la deciderò domani mattina, a parte Bonucci, l'unico non disponibile per un indolenzimento ai flessori è Pogba. Purtroppo. Quando vieni da tanti mesi fuori, vengono fuori i dolori e c'è bisogno di tempo".
DOPO JUVE-MONZA - "Tutta la squadra ha fatto una brutta prestazione, la squadra ha fatto un buon secondo tempo finendo con tanti tiri in porta. Conta vincere le partite soprattutto perché abbiamo fatto un brutto primo tempo, c'è stato un gol annullato per poco. Paredes ha alternato partite buone a meno buone. Paredes ha giocato tanto perché Locatelli è stato fuori, ci deve dare una mano come tutti quelli della rosa".
VLAHOVIC - "Domani dovrebbe giocare dall'inizio".
CHIESA - "Possiamo vedere il tridente? Ripeto: Vlahovic sicuramente sarà titolare. Sugli altri devo decidere, la partita può finire nei 120 minuti. Le sostituzioni saranno più importanti, poi dopo l'ultima rifinitura deciderò la formazione".
RITORNO ALLA DIFESA A 4 - "La soluzione Chiesa-Di Maria più la punta era una soluzione che ho in mente dall'inizio. Poi le vicissitudini del calcio... Pogba che sta fuori, Di Maria 1 mese e mezzo, Chiesa che non rientra... La squadra ha trovato un assetto diverso. I giocatori arrivano da infortuni lunghi: si parla di Chiesa da 10 mesi, Pogba da aprile non gioca una partita. C'è fatica a rimettere in moto la macchina, dopo una settimana ha avuto indolenzimenti, dolori, ci vuole tempo. Così come Chiesa: si è fermato, è ripartito. Tra due mesi magari sarà come Chiesa prima dell'infortunio. La squadra deve mantenere un equilibrio, nelle ultime partite non l'abbiamo avuto".
COMMENTO AL MERCATO - "Sono cose oggettive. La Juve ha fatto un buon mercato, ha centrato gli obiettivi: McKennie voleva andar via, ha trovato una bella soluzione. Zuelli a Pisa, Pellegrini alla Lazio e magari troveremo domani. Italia e Inghilterra? Inutile fare i paragoni, il rapporto è 1:4. La Premier fattura 8 miliardi, la Serie A 2 miliardi".
SCORIE MENTALI - "Partita importante, obiettivo diverso dal campionato. Dopo la reazione buona con l'Atalanta, venivamo dall'immediato, dove ci hanno tolto 15 punti due giorni prima, poteva esserci un problema e così è stato. Non sono alibi quelli dei 15 punti, ci penserà la società a vedere dove possiamo difenderci. Non dev'essere un alibi o una giustificazione, dobbiamo andare in campo e fare quanto occorre fare. Forse è la prima volta che vengono tolti 15 punti dalla classifica, eri terzo e torni sotto. Ora riprendiamo per la prima volta, bisogna gestire al migliore dei modi. La partita di Coppa Italia va fatta nel migliore dei modi, faremo il massimo".
COME ALLENA - "Dopo la scossa ci vuole riassestamento come in tutte le cose, mettersi nella testa che abbiamo mini obiettivi da raggiungere. Cose semplici: siamo tredicesimi e bisogna raggiungere chi sta davanti. Un passettino alla volta"
CUADRADO - "E' in grande forma, Cuadrado. Sta bene".
POGBA - "Mi aspetto un contributo da un giocatore che praticamente, da aprile, ha fatto 15 giorni di preparazione con la Juve. 45 minuti e poi si è fermato. I tempi sono quelli: i miracoli non li fa nessuno. Il suo corpo bisogna che si riadatti, ci vuole tempo. Serve navigare a vista. Sapendo che da qui alla fine bisognerà sfruttarlo per il bene possibile a seconda dei momenti in cui starà bene".
BREMER - "Col Monza no, è stato generale il primo tempo, la squadra ha fatto un buon secondo tempo. Sono momenti: da questi momenti bisogna lavorare, fare, reagire, non possiamo attaccarci a niente, né alibi né niente. Fare di più per ottenere risultati".