Un pareggio che ha lasciato enormi strascichi polemici quello contro il Sassuolo e Massimiliano Allegri si trova davanti al primo vero momento di tensione da quando ha accettato di diventare l'erede di Antonio Conte sulla panchina della Juventus.

LA JUVE NON FA PIU' PAURA - Secondo Tuttosport, l’addio estivo di Conte ha generato la prima scarica di fiducia per i rivali. Perché se ne andava il martello dei 102 punti, colui che nel mondo del calcio era unanimemente considerato il vero plusvalore dei bianconeri. La cavalcata della Roma sta facendo il resto, ma pure le pecche dei bianconeri a Reggio Emilia hanno fatto rumore. Per la Juve una vittoria ad Atene varrebbe doppio. Per i punti, prima di tutto. Ma anche per lucidare l’autostima.

ALLEGRI CAMBIA E FA FUORI PIRLO - Secondo il Giorno, per trovare la vittoria Allegri sta meditando una piccola rivoluzione tattica. Il 3-5-2 potrebbe essere presto abbandonato in favore di un 4-3-1-2 più consono alle sue squadre. Ma la grande rivoluzione passerà principalmente dal centrocampo. In questo inizio di stagione la Juve con Claudio Marchisio in cabina di regia ha offerto un gioco più spumeggiante rispetto a quello offerto con Andrea Pirlo titolare. Proprio il nazionale italiano, infatti, è al centro del grande dilemma di Allegri: per schierare un tridente importante a centrocampo serve più quantità che qualità. Morata-Tevez-Llorente schierati insieme possono fare più male dei lanci illuminanti di Pirlo. La decisione sembra già presa, domani sera ad Atene ci sarà la conferma.