Il “saggio” quando ha raggiunto la vetta della montagna più alta si siede, riposa e ringrazia gli dèi per averlo protetto. Poi torna a valle prefigurandosi un’altra impresa. Il “temerario” una volta lassù loda soltanto se stesso e si domanda semmai se sia in grado di salire ulteriormente verso il cielo. Ovviamente non può, ma illudendosi di possedere le ali perde la testa e finisce di sotto. Schegge di filosofia spicciola che dovrebbero far riflettere Massimiliano Allegri. Un allenatore il quale, arrivato alla Juventus sottotraccia, ha sempre badato a non mostrare quella parte di se stesso la quale evidentemente gli appartiene. CONTINUA A LEGGERE SU ILBIANCONERO.COM