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    Juve alla rovescia: difesa a quattro in Italia, in Champions col 3-5-2

    Juve alla rovescia: difesa a quattro in Italia, in Champions col 3-5-2

    • Nicola Balice

    Ogni anno, ogni settimana di più, in casa Juve nonostante risultati strepitosi torna a risuonare un ritornello. Molto più forte fuori che dentro, a dire il vero. Un ritornello che vuole il passaggio alla difesa a quattro essenziale, quasi vitale per poter compiere il salto di qualità definitivo a livello internazionale e puntare realmente alla Champions. Un cambiamento auspicato quasi quanto nuovi e ulteriori rinforzi sul mercato, sia che si parli di ricerca del gioco sia che si badi al sodo dei risultati. Interpreti adatti o no, trequartista o tridente, la difesa a quattro come via obbligata per la coppa dalle grandi orecchie. Un passaggio che sembrava poter essere naturale o inevitabile nel passaggio del testimone da Antonio Conte a Massimiliano Allegri, che invece automatico ed inevitabile non è mai stato. Il primo atto dell'era Allegri ha visto un passaggio graduale al rombo con Vidal, o Pereyra, trequartista da novembre in poi anche complice la lunga assenza di Barzagli prima e gli acciacchi di Chiellini poi. Il ritorno alla BBC è stato invece uno dei motivi della rinascita nella passata stagione, con una difesa a quattro proposta solo a intermittenza e mai in via definitiva o pura. Ed ora, archiviata la seconda mini-rivoluzione estiva in termini di organico, sempre gli infortuni stanno accelerando un processo che spontaneamente non è ancora arrivato.

     

    A TRE IN EUROPA, ROMBO IN ITALIA - Ma che per vari motivi, sembra giunto ora quasi al contrario: difesa a quattro sì, ma solo in Italia. In attesa di capire se possa essere davvero il 4-3-1-2 l'abito giusto e definitivo per la Juve che punta alla Champions e al sesto Scudetto consecutivo, la svolta impartita con l'Atalanta ha già donato un nuovo equilibrio ed un gioco più brillante attorno al doppio regista Marchisio-Pjanic, così come la vittoria chiave sia arrivata a Siviglia ripartendo dal 4-3-3: una doppia scelta, però, quasi obbligata considerando l'infinito elenco di assenti. Una soluzione ora applicabile sostanzialmente in campionato, difficilmente replicabile in Champions data l'assenza dalla lista di Lichtsteiner e lo stop contemporaneo di Dani Alves ma anche di Barzagli, terzino diverso in più di un'occasione nel primo biennio Allegri. Quindi ritorno al 3-5-2 o al 3-4-1-2, per ora, contro la morbida Dinamo Zagabria. Ma forse, anche dagli ottavi, in poi al di là dell'avversario: rimane tutta da scoprire, infatti, la Juve che verrà fuori dal mercato invernale. Da lì si capirà se reintegrare in lista Champions anche Lichtsteiner o no, da lì si capirà se intonare il ritornello anche da dentro casa Juve. O se puntare alla coppa dalle grandi orecchie, cantando fuori dal coro.

    @NicolaBalice


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