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    Juve, Alex Sandro è indispensabile

    Juve, Alex Sandro è indispensabile

    La sensazione è che sia uno dei pochi in grado di invertire l’inerzia di alcune gare eccessivamente bloccate, ma Massimiliano Allegri ancora non si fida e ad Alex Sandro continua a preferire il francese Evra. Una storia che si è ripetuta spesso nel corso del campionato attuale e che ieri sera si è arricchita di un nuovo capitolo. 
    Allo Stadium, contro il Milan di Sinisa Mihajlovic, i circa ventisei milioni spesi per l'esterno sono serviti nuovamente a scaldare la panchina, mentre la fascia sinistra dei bianconeri è stata consegnata al trentaquattrenne Patrice Evra, indicato come panchinaro ad agosto e ritrovatosi più intoccabile che mai qualche mese dopo. 

    UN LUSSO DI TROPPO - Il perché è chiaro: la quadratura della Juventus non convince, Massimiliano Allegri sa di non avere ancora tra le mani una squadra compatta e le lacune difensive di Alex Sandro - in questo momento - sembrano un lusso che la Juventus non può permettersi. Molto meglio quando i bianconeri si dispongono sul terreno di gioco con il 3-5-2, sistema di gioco che consente al brasiliano di attaccare con fare più spensierato, dando meno importanza agli obblighi difensivi. 

    TOCCA AD ALLEGRI - E contro il Milan il concetto si è concretizzato ed ha preso forma sul rettangolo di gioco con chiarezza disarmante: con l'uscita di Hernanes dal campo, Allegri ha ridisegnato la propria squadra col 3-5-2 e da quel momento l'ex Porto ha iniziato a dettare legge esibendosi in due ottimi assist, uno sfruttato da Dybsla, l'altro sprecatro da Mandzukic. Per questa Juve carente nelle idee ed eccessivamente lenta, Alex Sandro sembra francamente una freccia di cui non doversi mai privare. Allegri sarà in grado di trovare tempestivamente una soluzione? 
     

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