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Juve al bivio con Paratici: l'offerta c'è, la risposta non ancora
L'OFFERTA – Al netto della complicatissima stagione vissuta dalla Juve, la più difficile degli ultimi dieci anni tra risultati fin qui deludenti e situazioni extra-campo persino clamorose (caso Suarez su tutte), la decisione di Andrea Agnelli sembra proprio quella di continuare con la squadra di dirigenti dell'ultimo ciclo. Quindi Pavel Nedved vicepresidente, con Cherubini a tenere insieme i pezzi anche al di sotto della prima squadra e Paratici al timone di tutta l'area sportiva. Non a caso già da tempo è stata presentata un'offerta, economicamente al ribasso come da spending review già avviato a ogni livello in casa Juve: l'attuale allenatore guadagna circa un terzo di quello precedente, nessun nuovo acquisto è andato oltre un ingaggio da 9 milioni lordi, anche per i dirigenti lo stipendio non potrà che essere rapportato all'attuale momento post-pandemia. L'offerta però è allo stesso tempo un rilancio a livello progettuale, storicamente si ragiona su cicli di tre stagioni.
LA RIFLESSIONE – Non sembra un problema economico, ma undici anni di Juve vissuti in prima linea lasciano il segno. Soprattutto positivo, ma non è sempre tutto oro quello che luccica, una attenta riflessione era ed è comunque necessaria per capire se e come andare avanti insieme. Il tempo però sta scadendo. Si intrecciano voci e rumors di ogni tipo, il momento più critico è stato però superato, una separazione sembrava molto più concreta lo scorso agosto e poi in un autunno complicato, recentemente dalla Continassa non filtrano particolari fratture. Resta però il fatto che marzo sia iniziato e una decisione definitiva ancora non ci sia, ma arriverà a stretto giro di posta, con ogni probabilità entro fine mese sarà chiaro e ufficiale il quadro dirigenziale della Juve che verrà. Con o senza Paratici, decide lui.