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    Juve, Aguero come Dzeko? Il rischio c'è

    Juve, Aguero come Dzeko? Il rischio c'è

    • Gianluca Minchiotti

    Aguero come Dzeko? E' un rischio concreto, per la Juventus, che la scorsa estate (e a gennaio 2010) convisse con il sogno di ingaggiare l'attaccante bosniaco, poi finito al Manchester City.

    Negli ultimi anni la Juventus, sia sotto la gestione Cobolli-Blanc-Secco, sia con l'attuale trio Agnelli-Marotta-Paratici, ha condotto troppe trattative allo scoperto, trattative poi puntualmente fallite. "Sogno Dzeko", "Dzeko, ci riproveremo", "Dzeko, il sogno è solo rimandato": sono solo alcune delle esternazioni di Beppe Marotta risalenti alla scorsa estate, con oggetto l'ex attaccante del Wolfsburg. E si sa come è andata a finire: Dzeko al City.

    Ora la storia rischia di ripetersi: dopo i proclami di Elkann, nella sede della Juventus arriva il procuratore del Kun Aguero, José Segui. Forse questa volta il grande colpo arriverà, ma in certi casi sarebbe meglio, molto meglio, viaggiare a fare spenti e poi fare un annuncio a sorpresa, magari all'ultimo giorno di mercato (bei tempi, per i tifosi bianconeri, quelli in cui, nelle ultime ore della campagna trasferimenti, spuntavano i nomi di Ibrahimovic e Cannavaro...).

    Negli ultimi anni, infatti, la Juventus ha deluso e illuso troppe volte i sui tifosi per potersi permettere il lusso di ricascarci di nuovo. E le parole pronunciate oggi dal presidente dell'Atletico Madrid non sono certo incoraggianti: "Aguero non è in vendita". Se la Juve vuole il Kun dovrà pagare 45 milioni di euro previsti dalla clausola di rescissione.


     


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