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Disastro Juve, Agnelli: 'Mi vergogno, ma Allegri resta. Non è colpa sua se i giocatori non vincono un tackle'
"Si tratta di una delle serate più difficili, ma è difficile tutto l’ultimo periodo e va analizzato nel suo contesto. Oggi parlo io perché è il momento dell’assunzione delle responsabilità e io sono qui per questo."
"Provo vergogna per quello che sta succedendo, sono arrabbiato ma non ci sono colpevoli. Si vince e si perde in 11. In una situazione come questa non è solo una persona a sbagliare, è una questione di gruppo, dobbiamo ripartire da questo. Abbiamo ancora tante partite e dobbiamo tornare protagonisti".
"È un problema del gruppo, di atteggiamento generale. Sono tante le partite con squadre tecnicamente abbordabili sulla carta ma sul campo così non è stato. Ribadisco, è un problema generale, bisogna fare gruppo sapendo che c’è da provare vergogna e chiedere scusa ai tifosi. Serve una profonda riflessione ma abbiamo le qualità individuali e di gruppo per rialzarci. Non ci sono responsabilità individuale se non vinciamo un tackle in campo…"
"A fine anno faremo le verifiche, non cambiamo in corsa. Allegri rimarrà, abbiamo 25 giocatori, 50 persone nello staff e siamo 80/90 persone totali alla Juve. Dobbiamo ritrovare compattezza e rimettere in campo le qualità che abbiamo. Non deciderò io sulla gestione della squadra, spetta all’allenatore. Io rispetto i ruoli come sempre. Il problema è collettivo. Vedo sia giocatori che dirigenti che staff che sanno cosa fare ma in questo momento c’è un’alchimia negativa. Per uscire da questo momento dobbiamo ragionare partita dopo partita e fare un filotto. In campo dobbiamo tornare ad essere da Juventus".