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    Porta in faccia a Del Piero dirigente: Agnelli, squadra vincente non si cambia

    Porta in faccia a Del Piero dirigente: Agnelli, squadra vincente non si cambia

    Assemblea degli azionisti oggi in casa Juventus. Il presidente bianconero Andrea Agnelli ha dichiarato: "Da troppi anni aspettavamo una vittoria sul campo, ma il 30° scudetto e la Supercoppa sono ormai alle nostre spalle ed è più opportuno guardare al futuro, con la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta per la nostra società".

    "Signori azionisti, la Juventus è campione d’Italia, per troppo tempo i presidenti hanno dovuto affrontare questa assemblea senza avere nel cuore il calore che una vittoria porta con sé. Nella stagione che ci porterà a celebrare il 90° anno del coinvolgimento della mia famiglia nella Juventus,credo sia opportuno riflettere insieme sul fatto che la Juventus ha sempre promosso i cambiamenti. E' una missione alla quale questa gestione non intende sottrarsi. Quando ho ricevuto l'incarico di presidente avevo in testa chiarissimi alcuni passaggi. Il primo è cambiare la società e la squadra, un percorso in continua evoluzione, ma in 30 mesi abbiamo bruciato le tappe. Churchill diceva: i problemi della vittoria sono più piacevoli della sconfitta ma non meno ardui, lo scudetto non ci deve far dimenticare il nostro mandato, vincere mantenendo l'equilibrio finanziario. Il bilancio presenta numeri su cui riflettere, la perdita è dimezzata, e contiamo di proseguire nel percorso di risanamento".


    "Dopo 17 anni di attesa lo Juventus Stadium è una realtà davanti agli occhi di tutti e sta dando i suoi frutti sia nei risultati sportivi sia in quelli economici. Dal Museum al College, sono tanti i fronti di attività come la riqualificazione dell’area della Continassa che ospiterà sede e centro di allenamento. Il cammino procede nella giusta direzione, 'la vita è come andare in bicicletta, occorre stare in equilibrio', diceva Einstein. E qui arriviamo al secondo punto: bisogna cambiare il calcio italiano e posizionarlo a livello europeo, dopo i fasti degli ultimi 30 anni stiamo avendo un declino, siamo in presenza di un tracollo strutturale. E' necessaria una riforma strutturale del calcio professionistico che non può più vivere essendo considerato al pari di quello di base. Vorremmo che la locomotiva fosse in grado di procedere al pari degli altri. Oggi siamo 4°, dopo Spagna, Inghilterra, Germania, presto Francia e Portogallo li seguiranno. Riforma dei campionati, riforma Legge Melandri, riforma del numero di squadre professionistiche e del settore giovanile. Riforma dello status del professionista sportivo, tutela dei marchi, legge sugli impianti sportivi, riforma complessiva della giustizia sportiva, queste le tematiche su cui vorremmo confrontarci. Bob Dylan diceva: 'I tempi stanno cambiando' e non hanno smesso, la Juventus non intende affossare come una pietra".

    "In Italia noi juventini siamo la maggioranza, ma ci sono anche tantissimi anti-juventini perché la Juventus è tanto amata, ma anche tanto odiata. E' ultimamente c'è molto odio nei nostri confronti".

     

    Il presidente della Juve risponde anche a Diego Della Valle, fratello del n° 1 della Fiorentina, che ieri nella trasmissione di Santoro aveva accusato la famiglia Agnelli di "non essere grandi lavoratori" perché "bisogna andarli a cercare in discoteca". Elegante la replica del leader bianconero: "Auguro anche a lui di andarci presto per festeggiare qualcosa".  
     
    Andrea Agnelli risponde con ironia a Diego Della Valle, che lo ha accusato di lavorare poco e di passare troppo tempo in discoteca: "Della Valle? È una battuta anche riferita all’età: c’è chi ci va in discoteca, chi no, io ci vado poco, però l’ultima volta mi sono divertito molto perché era la festa dello scudetto, auguro anche a lui di andarci presto per festeggiare qualcosa".
     
    Infine, una battura anche su Alessandro Del Piero: "Un suo ritorno da dirigente? Del futuro non si può mai dire, oggi sono contento della dirigenza e squadra che si vince non si cambia".
     

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