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Tra la Juve e Pogba si intromette Anelka: 'Ho parlato con lui, è favorevole a venire al PSG'
Troppo bello per essere vero. Il sogno bianconero di rivedere Paul Pogba a Torino resta vivo, ma è stato dipinto come meno concreto dalle ultime dichiarazioni dell’ex compagno alla Juventus Nicolas Anelka. Parole che hanno lasciato intendere che il centrocampista del Manchester United – prossimo alla scadenza del contratto – potrebbe cedere alle lusinghe del Paris Saint-Germain. Un’ipotesi verosimile per una questione principalmente economica e di ambizioni di un calciatore che, a 29 anni, è intenzionato a ponderare con molta attenzione le sue prossime mosse e, in particolare, quelle che lo condurranno verso la firma dell'ultimo contratto della sua carriera.
LA CONFESSIONE - "Ho parlato con Paul sei mesi fa della possibilità di venire al Psg e l’ho trovato abbastanza favorevole - ha rivelato Anelka a Rmc Sport - Se accettasse penso dimenticherebbe tutti gli infortuni che ha avuto e dimostrerebbe di essere un top player. Penso che il Psg sia l’opzione migliore per Paul, molti sostengono si infortuni troppo spesso, ma secondo me i suoi problemi fisici dipendono dal fatto che al Manchester United non si senta apprezzato e questo gli impedisce di mostrare il proprio talento e di stare bene psicologicamente". Una convinzione quella dell'ex attaccante di Arsenal, Real Madrid e meteora bianconera corroborata anche delle recenti indiscrezioni della stampa francese e, in primis, de L'Equipe sul desiderio del presidente Nasser Al-Khelaifi di fare di Pogba l'obiettivo numero uno per la prossima estate.
LA SITUAZIONE - I continui rumors sul nebuloso futuro di Mbappé e la possibilità di riportare in Francia uno dei migliori giocatori del calcio transalpino nell'anno che porta al Mondiale in Qatar sono ulteriori argomenti da porre in evidenza. Oltre a quelli meramente economici - il PSG non avrebbe difficoltà evidentemente a continuare a corrispondere i circa 15 milioni di euro netti percepiti da Pogba al Manchester United - e di prospettiva di vittoria per un campione rimasto fortemente deluso dall'incapacità del club inglese di allestire un progetto realmente competitivo dal giorno del suo ritorno (estate 2016) dopo l'avventura alla Juve. Nasce anche da queste valutazioni il fatto di aver interrotto da tempo ogni trattativa per il prolungamento di contratto e ogni ragionamento su un'eventuale permanenza ad Old Trafford.
SPERANZE BIANCONERE - Così il classe '93 si appresta a diventare uno degli svincolati di lusso della prossima estate. La Juventus, che col colpaccio Vlahovic e l'arrivo anche di Zakaria a gennaio ha mandato un segnale molto chiaro circa la volontà di ricostruire le fondamenta di un nuovo ciclo da protagonista, guarda ovviamente con interesse alla situazione ma sa di poter far leva, oggi, su motivazioni principalmente sentimentali più che programmatiche. Pogba è rimasto legatissimo al mondo bianconero - si sente ancora con diversi vecchi compagni di squadra ed esponenti della società - ma il recente tetto agli ingaggi (7 milioni più bonus) imposto dalla proprietà e il solco creatosi con le big europee non aiutano. Da un lato, dunque, le maggiori garanzie messe sul piatto dal PSG e il richiamo di casa, dall'altro l'orizzonte "romantico" rappresentato dall'idea di diventare uno dei perni e dei simboli della Juve del futuro, desiderosa di tornare protagonista anche sulla scena internazionale.
LA CONFESSIONE - "Ho parlato con Paul sei mesi fa della possibilità di venire al Psg e l’ho trovato abbastanza favorevole - ha rivelato Anelka a Rmc Sport - Se accettasse penso dimenticherebbe tutti gli infortuni che ha avuto e dimostrerebbe di essere un top player. Penso che il Psg sia l’opzione migliore per Paul, molti sostengono si infortuni troppo spesso, ma secondo me i suoi problemi fisici dipendono dal fatto che al Manchester United non si senta apprezzato e questo gli impedisce di mostrare il proprio talento e di stare bene psicologicamente". Una convinzione quella dell'ex attaccante di Arsenal, Real Madrid e meteora bianconera corroborata anche delle recenti indiscrezioni della stampa francese e, in primis, de L'Equipe sul desiderio del presidente Nasser Al-Khelaifi di fare di Pogba l'obiettivo numero uno per la prossima estate.
LA SITUAZIONE - I continui rumors sul nebuloso futuro di Mbappé e la possibilità di riportare in Francia uno dei migliori giocatori del calcio transalpino nell'anno che porta al Mondiale in Qatar sono ulteriori argomenti da porre in evidenza. Oltre a quelli meramente economici - il PSG non avrebbe difficoltà evidentemente a continuare a corrispondere i circa 15 milioni di euro netti percepiti da Pogba al Manchester United - e di prospettiva di vittoria per un campione rimasto fortemente deluso dall'incapacità del club inglese di allestire un progetto realmente competitivo dal giorno del suo ritorno (estate 2016) dopo l'avventura alla Juve. Nasce anche da queste valutazioni il fatto di aver interrotto da tempo ogni trattativa per il prolungamento di contratto e ogni ragionamento su un'eventuale permanenza ad Old Trafford.
SPERANZE BIANCONERE - Così il classe '93 si appresta a diventare uno degli svincolati di lusso della prossima estate. La Juventus, che col colpaccio Vlahovic e l'arrivo anche di Zakaria a gennaio ha mandato un segnale molto chiaro circa la volontà di ricostruire le fondamenta di un nuovo ciclo da protagonista, guarda ovviamente con interesse alla situazione ma sa di poter far leva, oggi, su motivazioni principalmente sentimentali più che programmatiche. Pogba è rimasto legatissimo al mondo bianconero - si sente ancora con diversi vecchi compagni di squadra ed esponenti della società - ma il recente tetto agli ingaggi (7 milioni più bonus) imposto dalla proprietà e il solco creatosi con le big europee non aiutano. Da un lato, dunque, le maggiori garanzie messe sul piatto dal PSG e il richiamo di casa, dall'altro l'orizzonte "romantico" rappresentato dall'idea di diventare uno dei perni e dei simboli della Juve del futuro, desiderosa di tornare protagonista anche sulla scena internazionale.