Juve 3 stelle: 90 milioni per accontentare Conte
Per accontentare Conte servono un tris di fenomeni e 90 milioni: 60 dovranno arrivare da cessioni e scambi, ma il problema è vendere.
La Juve delle 3 stelle.
Una Juve stellare, in campo e sulla maglia. Perché se è vero che il prossimo obiettivo di Antonio Conte è spaventare l’Europa, il primo traguardo dei bianconeri nel 2013/14 sarà il terzo scudetto consecutivo. Quello della stella «ufficiale». Un sogno comune per il tecnico bianconero e per Andrea Agnelli. E toccherà proprio al presidente e ai suoi uomini trasformare i progetti in realtà. Le cifre parlano chiaro: servono 90 milioni per regalare a Conte la squadra che sogna. Ma è bene subito riferire le parole di Marotta di ieri: «Tutti gli obiettivi non potranno essere raggiunti: non sarà un rinnovamento sostanziale, ma vogliamo alzare la qualità». Una premessa necessaria rispetto a un progetto ambizioso. Trenta milioni potrebbero arrivare da un extra-regalo della proprietà e dalle pieghe del bilancio, che vede un fatturato in grossa crescita (vola verso i 250 milioni) e perdite in netto calo. Gli altri dovranno arrivare dall’ “interno”, cioè dalla valorizzazione della rosa juventina dove gli unici incedibili sembrano Vidal, Pogba e Marchisio. Soprattutto per non far lievitare troppo il monte ingaggi (115 milioni) che si avvia a diventare irrimediabilmente il più alto della Serie A. L’obiettivo finale è quello di ripensare la rosa per rinvigorire le energie e ritornare al 4-2-4, o al già collaudato 4-3-3. Perché il 3-5-2 (o 3-5-1-1) ha mostrato i propri limiti concettuali in Champions League. Con la trattativa ben avviata per Diamanti (10 milioni da pagare con Gabbiadini e Sorensen), il pezzo forte è Higuain. Appuntamento a Madrid per il 20: si può chiudere a 25 milioni in contanti e con un contratto “nei limiti” per l’argentino (4,5 milioni più bonus). Impossibile invece arrivare all’altro merengue Di Maria, così come Ibra e Suarez. Più “faci le” paradossalmente la trattativa per Jovetic. Se il montenegrino vorrà lasciare la Fiorentina - «voleva andare via già un anno fa», ha ammesso ieri l’ad viola Sandro Mencucci - Marotta potrebbe abbassare la richiesta di 30 milioni con l’inserimento di uno tra Matri e Quagliarella. Un colpo di fortuna, visto che i due attaccanti sembrano i partenti più difficili da piazzare. Più fattibili le cessioni immediate di Lichsteiner (Psg su tutti) e Vucinic (United in caso di addio di Rooney?) per una cifra superiore ai 20 milioni. Da sfoltire anche i rimpiazzi, da Giaccherini e Padoin a Peluso e Marrone (questi ultimi due comunque utili come riserve). E stop per ora ai giovani, con Chibsah, Boakye e Berardi parcheggiati ancora a Sassuolo in caso di promozione, magari con il portiere Leali. Traballa anche Isla che non ha convinto e deve essere ancora riscattato (9 milioni). «Stanno arrivando richieste importanti», avvisa l’agente del cileno, Claudio Vagheggi. Ci sarebbe anche l’Inter (Branca avrebbe parlato col procuratore) sull’esterno ex Udinese. Due i colpi in entrata sulle fasce: Lulic a sinistra e Piszczek sulla destra. Il prezzo abbordabile: 10 milioni per il laziale, 12-15 per l’esterno del Borussia Dortmund. Ma guai a esitare o a chiedere sconti come in passato, perché le due “botteghe” sono di quelle difficili. La strada per le stelle, in fondo, non può che essere in salita.