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    Juve, 12 uomini in gol. Napoli, come si fa a tenere in panchina Insigne?

    Juve, 12 uomini in gol. Napoli, come si fa a tenere in panchina Insigne?

    Centoventi secondi cambiano la partita della Juve, che piazza il micidiale uno-due di Caceres e Pogba tramortendo un Napoli capace di inchiodare i Campioni sino ai cambi decisivi: Alessio li azzecca senza accusare esitazioni, festeggiando nel modo migliore il ritorno in panchina.

    Era una sfida scudetto, non era una sfida decisiva, poichè alla fine mancano ancora 30 partite con 90 punti in palio. Ma vincere aiuta a vincere e a non perdere più: 47 sono le partite utili consecutive dei bianconeri in campionato, 11 quelle che li separano dal record assoluto del Milan di Capello, 12 gli uomini di Conte andati in gol dall'inizio di questo torneo. E tutto questo, oggi, senza Buffon e senza Vucinic.

    Prima di stasera, il Napoli non aveva incassato nemmeno un gol in trasferta e ne aveva presi 3 nelle precedenti 7 gare. Sino a dieci minuti dalla fine ha retto il confronto, poi ha ceduto di schianto.

    La traversa di Cavani aveva illuso i partenopei, nelle cui fila ha steccato Pandev per non dire della difesa che, sul gol di Caceres, pensava solo a Matri, scoprendo troppo tardi quando potesse essere devastante l'inserimento dell'uruguaiano. Inopinatamente insufficiente la prova di Hamsik, ingurigtato dal centrocampo juventino che, ancora una volta, ha riporposto uno splendido Marchisio.

    Mazzarri ha tenuto troppo a lungo in panchina Insigne, un lusso che il Napoli non poteva permettersi e, quando il gioiello di De Laurentiis è stato inserito, era troppo tardi.

    Alla luce di quanto è accaduto allo Juventus Stadium, sarebbe interessante sapere dove siano andati a nascondersi quelli che, per giorni e giorni, hanno sparato scemenze su Buffon, malignando sul suo infortunio in Nazionale che gli ha impedito di andare in campo contro la Danimarca, ma anche contro il Napoli.  Nella stessa misura in cui la montagna di idiozie su Pirlo, che doveva essere salvaguardato da Prandelli, ha franato sotto il peso di un'altra, splendida prestazione del fuoriclasse bresciano il quale gioca bene sia in azzurro sia in bianconero.

    La Juve è rimasta l'unica squadra imbattuta del campionato e ha staccato di tre punti il Napoli. Nulla è irreparabilmente compromesso per i partenopei che, però, dalla sconfitta di Torino, devono trarre preziosi insegnamenti. C'è tutto il tempo per rimediare. Magari ripartendo da Insigne titolare. Subito.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

     

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