Juric, da Hummels alla comunicazione: tutti i casi alla Roma. E domani arrivano i Friedkin
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I RISULTATI – La luce in fondo al tunnel per la Roma sembra essere sempre più fioca. I risultati con Juric in panchina non arrivano e io tecnico croato ha la media punti più bassa delle ultime venti stagioni. È fermo a 1.36 in 11 gare. Al primo posto c’è Luciano Spalletti a 1.93. Daniele De Rossi a 1.70. Quindi nessun salto di qualità dopo l’esonero di DDR. Pochissime le vittorie fino a questo momento: solamente 4 considerando Serie A ed Europa League. Un paradosso per un allenatore preso ‘per vincere trofei’. Queste erano state le parole dei Friedkin nel comunicato post esonero di Daniele De Rossi. Ma ad oggi è difficile immaginare la Roma con una coppa in più in bacheca. La classifica non sorride e la Roma è incredibilmente più vicina alla zona retrocessione che a quella Champions League
LA COMUNICAZIONE – Molti tifosi della Roma hanno criticato Juric per le dichiarazioni post gara. Dopo la brutta partita contro l’Elfsborg il tecnico disse: “Penso che la squadra abbia fatto tante cose positive. Ha mosso bene la palla. Abbiamo tirato tantissimo, non siamo riusciti a fare gol e lo accettiamo. Però, non ho visto né una partita negativa né confusione”. Per poi arrivare a quelle di ieri: “Meglio un punto che zero”. La tifoseria chiede l’esonero che potrebbe arrivare dopo la partita contro il Bologna. È nell’occhio di ciclone e domenica al momento della lettura delle formazioni verrà fischiato. Nei prossimi giorni i Friedkin sono attesi nella Capitale e ci potrebbe essere un altro ribaltone.
LE GESTIONE DELLO SPOGLIATOIO, ARRIVANO I FRIEDKIN – L’unione tra la squadra e il mister è vacillata clamorosamente a Firenze. La lite tra Mancini e Juric ha segnato una spaccatura all’interno dello spogliatoio. Juric ad oggi non sembra in grado di poter gestire determinate situazioni come quella di Hummels. L’esclusione dall’11 di titolare ha sorpreso tutti, anche gli stessi calciatori. Mats non ha ancora mai giocato dal 1’ e ieri nonostante le assenze di Hermoso e Ndicka è rimasto fuori per “scelta tecnica”. Una situazione surreale per un giocatore che a giugno ha giocato da titolare e capitano la finale di Champions League. L’ultimo caso è quello di Soulé. L’ex Frosinone è stato usato col contagocce e dopo il primo gol in campionato contro il Verona è stato rispedito in panchina nella trasferta in Belgio. Intanto domani i Friedkin arrivano nella Capitale, intorno a ora di pranzo. E' tempo delle decisioni.
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O Hummels è in stato comatoso o dà fastidio a qualcuno, perché i campioni con grande personalità...