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    Il Manchester City si gode Julian Alvarez, il rimpianto di Juve e Milan che 'cancella' Haaland

    Il Manchester City si gode Julian Alvarez, il rimpianto di Juve e Milan che 'cancella' Haaland

    • AC
    Cancellare Haaland per qualche ora? Si, si può. Per informazioni chiedere a Julian Alvarez, che non si è fatto trovare impreparato (eufemismo) in occasione di Manchester City-Liverpool, big-match della Premier League, vinto agevolmente dai Citizens di Pep Guardiola (4-1 il finale). Un gol, una apertura panoramica di livello in occasione della rete di De Bruyne e una conclusione decisiva in occasione del terzo gol targato Gundogan. Julian c’è, ma i dubbi erano pochi. La pasta del 2000 argentino era nota: basta tornare allo scorso Mondiale in Qatar.

    LA STORIA - Inizialmente panchinaro alle spalle di Lautaro Martinez, il 23enne lanciatosi nel River Plate è stato il simbolo della rinascita dell’Argentina divenuta poi Campione del Mondo dopo un inizio a singhiozzo: quattro reti, un assist e tanto cuore. Per lui che non ha mai mollato, nemmeno quando a 13 anni è saltato il trasferimento al Real Madrid nonostante il provino superato. Il tutto però con una mossa costante: l’esultanza alla Spiderman, che deriva dal soprannome che si porta dietro sin da piccolo, ossia quello di Araña, tradotto Ragno.

    RIMPIANTO ITALIANO  - Anche la somiglianza con il Kun Aguero, storico simbolo del Manchester City, ha spinto Guardiola a convincere la società ad acquistarlo dal River Plate nel gennaio del 2022 per circa 20 milioni di euro, bonus compresi. Una mossa rapida per anticipare le tante concorrenti, italiane comprese. Milan e Juve su tutte si erano informate sul suo conto, senza dimenticare la Fiorentina di Commisso: per loro resterà sempre e solo un rimpianto. E pure grosso. Specialmente dopo il recente rinnovo con il club inglese, che ha voluto blindarlo per un ulteriore anno (il contratto gli scadeva nel 2027, adesso nel 2028) con tanto di adeguamento dell’ingaggio nonostante il già lungo legame: un segnale di enorme fiducia. E se un giorno Haaland dovesse andare via, magari direzione Madrid o Parigi, in casa City sono più che tranquilli. Tanto c’è Julian.

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