La Fiorentina ha deciso di vendere Jovetic. Una scelta fatta da tempo e inevitabile, perché se prima le ambizioni dei viola erano da top club, ora (a causa del brusco ridimensionato finanziario, e anche un po' per 'far pesare' la mancata realizzazione della Cittadella Viola) sono simili a quelle dell'Atalanta, più che a quelle dell'Udinese. Ovvero: cercare di prendere giocatori a basso costo, se è possibile produrli da sé tramite il settore giovanile, e con la loro vendita finanziare le operazioni in entrata. La Fiorentina non ha dirigenti così esperti e preparati come quelli del club friulano, in grado di vendere in un colpo solo Sanchez, Inler e Zapata trovando dei sostituti che costano molto meno e si integrano perfettamente nella nuova realtà.
Venduto Jovetic, e nell'auspicio che tutti i soldi ricavati dalla sua cessione vengano poi realmente reinvestiti sul mercato - nell'affare Felipe Melo di tre anni fa non fu così, visto che poi vennero acquistati Cristiano Zanetti e Marchionni, e il tesoretto rimase nelle casse dei Della Valle - quantomeno per accontentare la piazza, il club (che ha deciso di non cambiare il proprio parco dirigenziale, che si guarda bene dall'inserire l'unico garante per Firenze che risponde al nome di Giancarlo Antognoni, e che ha fatto di tutto per 'rompere' con un altro ex viola importante come Oriali) potrebbe rifarsi inserendo dei 'cuori gigliati' nella rosa che sarà a disposizione di Vincenzo Montella.
Quest'ultimo è il nuovo che avanza: era ambito anche dalla Roma, e di lui tutti parlano bene. Ma a differenza di quanto disse dieci giorni fa Macia, non è certamente un tecnico che rispecchi l'anima e la passione che ha Firenze. Per questo nella Fiorentina che verrà sarebbe giusto, dopo tanto tempo, tornare ad avere dei giocatori che amano per davvero per i colori viola. Ad esempio il mancato riscatto di Viviano da parte dell'Inter potrebbe essere un'occasione d'oro per offrire al portiere di difendere la porta della sua squadra del cuore, quella gigliata. Si era parlato di processo di fiorentinizzazione del club. Non è passato dai dirigenti né dall'allenatore: vogliamo sfruttare l'ultima vera chance, 'colorando' lo spogliatoio di anime che vivono la Fiorentina con orgoglio vero?