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    Jovetic, è l'ora di uscire allo scoperto

    Jovetic, è l'ora di uscire allo scoperto

    • Luca Cellini

    Stevan Jovetic è un calciatore diverso dagli altri. Non solo per l’eccellenti qualità tecniche che ha messo in mostra a neanche 23 anni anche in campo europeo, ma perché, da tutti, è riconosciuto come persona onesta, sincera e generosa. Per descrivere uno dei tanti episodi rimasti nella memoria nei suoi anni trascorsi a Firenze, basti pensare a quando fu invitato dagli organizzatori della corsa benefica che si disputa ogni mese di settembre nella cittadina che ha dato i natali a Dante, ‘Corri la vita’. Ci mise un secondo ad aderire come testimonial e si rifiutò perfino di farsi rimborsare il taxi che dal Gignoro, quartiere dove abita, lo aveva portato in centro. Seppur reduce da un infortunio, passò 140 minuti ininterrotti a firmare autografi e fare foto, che se non è record di disponibilità, poco ci manca.

    Jovetic non è mai finito al centro di episodi di gossip, o fuori dall’ordinanza, cosa che è capitata spesso negli ultimi due anni a ciascuno dei suoi compagni. Jovetic che ci ha messo ogni volta la faccia, soprattutto dopo i bruttissimi momenti dei trascorsi campionati. Jovetic dunque prima uomo e poi campione, che ha firmato per la Fiorentina lo scorso mese di ottobre un rinnovo quinquennale, e che poi nella primavera scorsa ha cambiato idea, dichiarando dopo un match perso in casa contro il Chievo: ’Non so se resto, dipende solo da me’.
     
    Detto che uno può benissimo pensare di cambiare idea, visto anche il declino sportivo-societario fatto dal club viola fra l’autunno 2011 e la prima parte del 2012, con una salvezza agguantata solo alla penultima giornata, non possono esserci dietro questo cambiamento di fronte di Jovetic meri motivi economici. A Jovetic certamente non dispiacciono i soldi ed il suo procuratore Fali Ramadani è un vecchio volpone del mercato. Ma Jojo è di più: Andrea Della Valle lo ha indicato come il centro del progetto viola del futuro, anche fosse a breve scadenza, ovvero pure per un solo anno. Jovetic, come prima era Prandelli e poi Montolivo, l’uomo da cui ripartire. Il patron viola ha parlato giovedì scorso dal ritiro della Fiorentina a Moena in val di Fassa, ma Jovetic non ha ancora risposto niente.
     
    Detto che, non si riesce a capire quanto sia volontà di Stevan Jovetic di non replicare alle parole del suo presidente onorario, o quanto la volontà della Fiorentina di ‘tappargli la bocca’ (durante il periodo del mercato, l’ultima parola sul decidere chi far parlare con la stampa in casa gigliata è sempre del ds viola, in questo caso Daniele Pradè), sarebbe giusto che l’ex capitano del Partizan Belgrado rispondesse alla provocazione avanzata da una settimana dal sito Firenzeviola.it che, riprendendo una celebre scena del film ‘Il ciclone’, in cui Leonardo Pieraccioni viene scambiato per un omosessuale, ha chiesto a Jovetic di ‘uscire alla luce del sole’, in questo caso in chiave mercato.
     
    Si parla di club inglesi ma soprattutto di Juventus. Siccome la Fiorentina ha pagato ogni operazione lacerante di mercato che si è conclusa con un addio, da Prandelli a Montolivo, se Jovetic vuole lasciare la Fiorentina ed andare ai bianconeri, non scriva un biglietto, come chiese provocatoriamente Diego Della Valle all’attuale ct della Nazionale italiana, nell’aprile 2010. Prenda il coraggio a due mani e dica la verità il numero otto viola: parole chiare, nette, su quanto crede al progetto viola ed eventualmente dove si vede nel futuro immediato. Lo meritano i tifosi viola che di Jojo si sono innamorati ben prima di quella notte magica con il Liverpool di fine settembre 2009 e che lo hanno coccolato ed aspettato nel lungo calvario post-infortunio dell’agosto di quasi due anni fa. 
     

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