
Joao Felix: "Ho detto no all'Inter, mi piacerebbe restare al Milan. Voglio fare la storia come Kakà"
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FANTASTICI 4 - "Noi 4 tutti insieme in campo (Joao Felix, Leao, Pulisic, Gimenez)? Sì è sostenibile. Giocare con quattro attaccanti non vuol dire che non si può difendere. Facciamo la nostra parte anche in difesa, lo abbiamo fatto anche ad Empoli".
"IL MIO RUOLO" - "Conoscevo Conceicao, ci ho giocato contro e ho continuato a seguire il calcio portoghese anche quando ho lasciato il Portogallo. Non mi ha detto se avrei giocato tanto o poco, mi ha solo detto che avrei giocato nel mio ruolo. E' questo che mi ha convinto. Mi piace il suo modo di giocare, mi rivedo nelle sue scelte".
FUTURO - "Per adesso sono in prestito fino a giugno, vediamo come va. Per il momento mi sta piacendo molto tutto, il club, le persone. Mi hanno accolto tutti bene, io sto bene qua e questo importante. So che nel calcio le cose cambiano rapidamente, ma se ci sarà la possibilità di restare al Milan sarebbe bello. Mi piacerebbe molto".
DISPONIBILITA' - "Farò tutto quello che il mister mi chiederà di fare. In qualsiasi momento, in qualsiasi ruolo. Sono a disposizione della squadra, sono agli ordini del mister e del club".
RAPPORTO CON LEAO - "Leao è stato il primo a telefonarmi. Voleva continuamente aggiornamenti, mi chiedeva se avessi firmato. Abbiamo un ottimo rapporto, sono felice di averlo accanto a me in campo".
RUI COSTA - "Conosco bene Rui Costa, quando giocava al Benfica lavorava lì e ora è il presidente. Ho parlato tanto con lui ai tempi del Benfica, ora è tanto non parlo con lui. Non lo ricordo al Milan, ho visto dei video su Youtube. Ha scritto la storia come Kakà, voglio farlo anche io".
INTER - "Sì, il mio agente mi ha parlato dell'Inter, mi ha detto che era interessata. Ma avevo già iniziato a trattare con il Milan e il Milan è sempre stata la mia priorità. In testa avevo solo il Milan".
SAN SIRO - "Ho giocato col Benfica e l'Atletico Madrid, che hanno due stadi caldi. Ma l'atmosfera a San Siro è diversa, non mi aspettavo un'accoglienza così. Io farò di tutto per meritarmi il sostegno, Farò sempre del mio meglio".
NUMERO 79 - "Sono molto legato, è il mio primo numero da professionista, è un numero speciale. Ma che sia 79, 14 o 11, cambia poco, il numero non incide".
OBIETTIVO - "Aiutare la squadra e vincere titoli. Si gioca per vincere dei titoli, l'importante è vincere".
CALCI PIAZZATI - "So battere i calci piazzati e le punizioni, da quando sono qui ho fatto solo due allenamenti in campo, non abbiamo lavorato molto su questo ma ci sarà modo".