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Jerome Boateng, mistero sulla morte dell’ex compagna: ricatti e violenze, indagato anche il giocatore
Anne Leiding, procuratore capo, ha spiegato alla Bild che "il procedimento è stato riesaminato dopo che siamo entrati in possesso di nuove informazioni. Le indagini non sono concluse”. A inizio febbraio, come riportato da La Gazzetta dello Sport, Boateng e Kasia avevano firmato un accordo di riservatezza in base al quale la ragazza aveva accettato di non divulgare o pubblicare messaggi, email, foto del calciatore, e anzi avrebbe dovuto eliminare tutti i file di cui era in possesso che lo riguardavano.
La rottura era stata annunciata da Jerome: “Ho deciso che io e Kasia, da adesso, percorreremo strade diverse. È diventata la mia fidanzata ricattandomi e distruggendo il mio rapporto con la mia ex Rebecca e con la mia famiglia. Anche la decisione di rendere pubblico il nostro rapporto è nata sotto sua insistenza. Mi ha detto più volte che mi avrebbe distrutto, che avrebbe rovinato la mia carriera e la mia vita”. Secondo la Lenhardt era stata lei a voler interrompere la relazione, e negli ultimi post social scriveva in modo ambiguo frasi come: “dirò la mia sull’accaduto, ma prima devo riflettere”, "è ora di mettere un punto. Nuovo capitolo”. Boateng verrà interrogato. Il suicidio dell’ex fidanzata non pare in discussione ma gli inquirenti vogliono capire in che stato emotivo il gesto sia maturato.