Jacobelli: lunga vita al Carpi. Lotito, Tavecchio e Beretta: tutti a casa
In fondo, sotto l'aspetto squistamente cronistico, delle cose fatte e non fatte, il presidente della Lazio ha espresso un giudizio che potrebbe trovare aderenza alla realtà, considerato lo sfrenato attivismo del medesimo Beretta (nulla da dire sulla crisi del Parma, sul disastro arbitrale, sugli stadi che fanno pena, sulla tessera del tifoso che ha contribuito a mettere in fuga 6 milioni di spettatori in sei anni, eccetera eccetera). Ma il punto è un altro. Il punto è che la telefonata, pubblicata da repubblica.it, più di mille concioni e di cento interviste offre uno spaccato desolante della condizione attuale del Sistema Calcio Italia, a quasi otto mesi dall'eliminazione della Nazionale dal mondiale brasiliano e sei mesi dopo l'elezione di Tavecchio al posto di Abete. Hanno fatto finta di cambiare molto perchè tutto restasse come prima. Anzi peggio.
D'altra parte, che cosa ci si poteva aspettare da un sistema presieduto da un signore che, presentando la propria candidatura, aveva affermato come i giocatori extracomunitari mangiassero le banane prima di venire in Italia? Da un sistema che non ha punito questo stesso signore, squalificato invece per sei mesi dall'Uefa per avere pronunciato frasi razziste?
Da un sistema che ha impedito a Marotta di adire le vie legali contro Lotito, il quale ha dichiarato: "Con un occhio Marotta gioca a biliardo e con l'altro segna i punti?".
Da un sistema che boccia il campionato riserve, ma apre alle multiproprietà, non vede e non sente nulla su ciò che succede a Parma dal luglio 2014 a oggi. E potremmo andare avanti a lungo.
Urticante e insopportabile è la jattanza di Lotito che tutto vede e a tutto provvede, fa e disfa, afferma di essere stato l'unico a mettere d'accordo Berlusconi e Murdoch sui diritti televisivi, accompagnerà Macalli alla porta fra un anno e mezzo e ha l'opinione che ha su Beretta. Ma, ancora più intollerabile è il passaggio di Lotito sul Carpi, sul Frosinone, sul Latina.
"Ho detto ad Abodi: Andrea, dobbiamo cambiare. Se mi porti su il Carpi, una può salire, ma se mi porti squadre che non valgono un c…, noi fra due o tre anni non abbiamo più una lira. Se fra tre anni abbiamo Latina, Frosinone, chi c… se li compra i diritti? Non sanno neanche che esistono il Frosinone, il Carpi..“. Una logica mercantilistica da respingere al mittente.
Lunga vita al Carpi, al Frosinone, al Latina e a tutte le squadre che, secondo Lotito, non valgono nulla. Invece, valgono tutto. A casa Tavecchio, Lotito, Beretta. Il 24 giugno scorso, in calce alle dimissioni di Abete, calciomercato.com chiese al Coni di nominare subito un commissario perché andasse in Via Allegri, spalancasse le finestre e rifacesse i connotati al sistema. Richiesta reiterata.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com