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Jacobelli: la maledizione Inter su Mourinho. La mollò al Bernabeu, non è più andato in finale Champions
Un'autentica maledizione per il cinquantunenne signore di Setubal, capace di inanellare otto semifinali del massimo torneo continentale, unico allenatore al mondo ad avere vinto i campionati inglese, italiano, portoghese e spagnolo, conquistatore di due Champions League che brillano in una bacheca di strepitosa bellezza dove sono complessivamente venti i titoli allineati dallo Special One. Ma, ieri sera, a Stamford Bridge, non è stato Mourinho a schizzare in campo per esultare con i suoi giocatori. Simeone e l'Atletico Madrid gli hanno dato una lezione di calcio che né il gigantesco catenaccio esibito al Calderon nella semifinale d'andata né l'iniziale gol di Torres al ritorno, hanno potuto evitare. La fantastica parata di Courtois, portiere del Chelsea da tre anni in prestito all'Atletico e la clamorosa ingenuità di Eto'o nella propria area di rigore, hanno dato il colpo di grazia ai Blues.
Giusto così. Simeone ha costruito una squadra stupenda e l'inedita, storica finale tutta madrilena del 24 maggio a Lisbona, è il premio al lavoro del tecnico, dei Colchoneros e di una società che, pur occupando il ventesimo posto nella classifica europea dei fatturati, pur avendo ceduto Falcao, dimostra che cosa significhi sapere di calcio. Nei giorni scorsi Massimo Moratti ha dichiarato a Telelombardia che Mourinho tornerebbe all'Inter. Il club non ha mai chiuso la porta a José, nonostante il traumatico addio del tecnico nel 2010: mentre i tifosi nerazzurri festeggiavano nello stadio del Real Madrid la riconquista della Coppa dopo 45 anni di attesa, il loro idolo lasciava il Bernabeu sull'auto di Florentino Perez e non tornava manco a Milano per celebrare il trionfo con i propri sostenitori. Molti dei quali non hanno dimenticato l'episodio, anche se a José la gente nerazzurra perdona tutto, dopo l'indimenticabile biennio che le ha regalato. E adesso, il tempo del ritorno si avvicina. Non è dato sapere quando, l'importante, per gli interisti, è sapere che un giorno tornerà.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com