Jacobelli: grande Roma, fenomenale Totti, capolavoro Garcia
Questa Roma merita un applauso scrosciante. Per il modo in cui ha giocato, per il risultato che ha ottenuto in casa dei campioni d'Inghilterra, per la sicurezza con la quale li ha affrontati, resistendo anche al loro ritorno nel finale. Peraltro, abbondantemente previsto, considerate le fatiche sostenute soprattutto dal centrocampo in questo primo scorcio di stagione durante il quale Garcia è stato costretto a impiegare spesso gli stessi interpeti, causa infortuni dei colleghi di reparto.
All'Etihad Stadium, nel tempio di uno dei club più ricchi e ambiziosi del mondo, i vicecampioni d'Italia hanno dimostrato che in questa Champions ci possono stare e benissimo, nonostante il giorone di ferro in cui il sorteggio li ha inseriti e nonostante il rigore subito dopo soli tre minuti a causa del fallo di Maicon su Aguero. Lo stesso Maicon che, centoventi secondi più tardi, ha colpito la traversa conuna cannonata di rara potenza. La vittoria del Bayern a Mosca accresce le chances di qualificazione dei giallorossi che, penalty a parte, al City hanno concesso il primo tiro in porta soltanto al 67'.
Il cucchiaio di Totti (gol n.290 con la maglia della Roma) esalta il Capitano anche in campo internazionale, a 38 anni e 3 giorni lo proclama marcatore più longevo della Champions League e, dopo avere battuto il primato di Ryan Giggis (in rete a 37 anni e 289 giorni), se la Roma arriverà ai quarti, il Numero 10 supererà anche il record di Puskas (38 anni e 5 mesi), stabilito quando il torneo si chiamava Coppa dei Campioni. La verticalizzazione di Nainggolan che ha mandatonin rete Totti è stata da manuale, ma, al di là dell'ennesima prodezza di un campione infinito, è stata la qualità della sua prova a impressionare. Ha ragione l'allenatore: ci dev'essere stato un errore all'anagrafe: questo Totti di anni ne dimostra ventotto, non trentotto.
Nainggolan e Florenzi stremati sono l'immagine di una squadra che si è battuta senza requie e senza lesinare ogni sforzo per raggiungere l'obiettivo. Questo pareggio vale una vittoria e non ci sono dubbi che sia risultata decisiva la capacità di Garcia di motivare i propri giocatori, trasmettendo loro la fiducia e la consapevolezza della propria forza. Ne è un esempio lampante la prova di Ashley Cole: l'ex Chelsea si è lasciato alle spalle titubanze e incertezze delle prime parite stagionali, risultando fra i migliori in campo. Nulla è impossibile. La Roma l'ha dimostrato a Manchester. E adesso, Juve, tocca a te.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com