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    Jacobelli: grande Napoli, bel Milan. Benitez vince la scommessa Zapata, Allegri aveva ragione su Kakà: è super

    Jacobelli: grande Napoli, bel Milan. Benitez vince la scommessa Zapata, Allegri aveva ragione su Kakà: è super

    Una gran bella serata per il calcio italiano: il Napoli coglie una splendida vittoria a Marsiglia, il Milan ferma il Barcellona a San Siro dov'era passato in passaggio con Robinho prima di essere ripreso da Messi. Che non è ancora al cento per cento della condizione, essendo appena rientrato dopo l'infortunio, ma è sempre il migliore del mondo. 

    Mentre nel Girone della Morte tutto può succedere perchè Borussia, Arsenal e Napoli sono in testa a quota 6 e il Marsiglia è già fuori, nel gruppo rossonero Barcellona e Milan procedono quasi a braccetto verso la qualificazione. Per la squadra di Allegri, decisiva non sarà la sfida del Camp Nou, ma le partite con il Celtic e l'Ajax.

    Al Vélodrome, Benitez ha dimostrato che cosa significhi essere un allenatore di grande esperienza internazionale. Quattro giorni dopo la sconfitta con la capolista, lo spagnolo non ha sbagliato una mossa e ha ricaricato le pile dei partenopei che, peraltro, contro la Roma avevano incassato la prima sconfitta in campionato, giocando comunque molto bene. Giusto impiegare subito Higuain che non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, ma ha tenuto in ambasce i marsigliesi, dettando anche l'assist per Callejon. Giusto schierare Albiol e Fernandez come coppia centrale capace di registratre la difesa. Giusto preferire Mertens ad Insigne, che aveva speso tantissimo sia contro la Roma sia in precedenza con la Nazionale. Giusto inserire il ventiduenne Zapata, al primo gol in Champions League, alla quarta presenza stagionale, un altro talento dell'ultima, formidabile generazione del calcio colombiano, appena qualificatosi al Mondiale.

    Anche Allegri si è superato, contro il temutissimo Barcellona e, presumibilmente, questo pareggio può essere il risultato della svolta per un Milan che in campionato accusa 13 punti di distacco dalla Roma capolista, ma in Europa riesce sempre a farsi rispettare. Il protagonista di San Siro è stato Riccardo Kakà: non gode ancora di 90' di autonomia, ma, sino a quando è rimasto in campo, il brasiliano ha brillato per spirito d'iniziativa, capacità di mandare in gol Robinho, che poi s'è divorato il raddoppio, abnegazione e spirito di sacrificio al servizio dei compagni.

    Presentandolo al suo ritorno a Milano, Galliani disse che, pur di tornare a indossare la maglia rossonera, il Grande Ex avrebbe fatto pure il portiere. Contro il Barça, Amelia è stato bravissimo e Kakà non è dovuto andare fra i pali. Ma, alla bisogna, ha fatto pure il terzino. Un giocatore e un milanista davvero super.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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