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Jacobelli, elogio di Allegri: comunque vada per la Juve sarà un successo
Se la squadra torna fra le prime quattro squadre d'Europa, il tecnico livornese firma un capolavoro: al primo anno sulla panchina bianconera vince lo scudetto, il quarto consecutivo del club più tricolore d'Italia; centra la finale di Coppa Italia ed entra in semifinale di Champions League.
Se la squadra viene eliminata nei quarti, fa comunque meglio di un anno fa, incassa un bottino complessivo di quasi 75 milioni di lire dalla campagna europea cui si aggiungono i 91 milioni di euro garantiti dai diritti tv e getta le basi per rafforzarsi in estate. Sotto la guida del successore di Conte, i cui meriti devono essere più che mai sottolineati nel giorno più importante nella storia bianconera degli ultimi nove anni. Sì, perché se Allegri diventa principe di Monaco per una notte, con rispetto parlando per Alberto, dimostra una volta di più che cosa significhi essere uno da Juve. Uno degno di sostenere il peso dell'eredità di Conte, facendo meglio di lui in Europa e tenendo la medaglia della pazienza in bella vista sulla tuta dei campioni d'Italia. La pazienza grazie alla quale ha sopportato l'ingenerosa accoglienza che una parte della tifoseria gli aveva riservato alla metà del luglio scorso ed è giusto ricordarlo sempre, soprattutto adesso che sul carro del vincitore c'è l'overbooking. I complimenti ad Allegri bisogna farli prima di rivedere il Monaco. Questa Juve è tutta sua. Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com
