AFP/Getty Images
Jacobelli: Blatter, che inchiesta ha fatto la Fifa su Qatar 2022? Fuori il rapporto!
Durante il mondiale brasiliano, quando il Sunday Times sparò il siluro sulla presunta corruzione alla base dell'assegnazione dei mondiali 2022 al Qatar, Joseph Blatter aveva promesso trasparenza, chiarezza, rapidità nell'inchiesta perché non ci fossero dubbi di nessun genere. Quando si dice un uomo di parola.
Il Comitato Etico (l'aggettivo è tanto onusto quanto impegnativo) della Fifa ha sentenziato: "Non c’è stata nessuna corruzione, bensì solo dei dubbi», sia per Russia 2018 sia per Qatar 2022. Bravi. Peccato che il signor capo ispettore dell’inchiesta, l'ex magistrato americano Michael Garcia, subito abbia smentito tanto ottimismo: "Il governo del calcio Mondiale ha fornito una lettura erronea e incompleta del rapporto conclusivo sui sospetti di corruzione". Per questo Garcia farà ricorso contro l'archiviazione.
In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, vorremmo dire al signor Blatter che non siamo tutti scemi. Che in qualità di presidente della federcalcio mondiale deve, sottolineiamo deve, fugare ogni dubbio, ogni perplessità, ogni zona d'ombra su questa vicenda che non può essere affatto archiviata con un comunicato sul sito della Fifa. Ne va anche dell'onorabilità dell'emirato del Qatar e dela stessa Russia che hanno il sacrosanto diritto di esigere ogni iniziativa capace di fare veramente luce su quanto è o può essere accaduto in sede di assegnazione dei campionati del mondo di calcio, una delle più gigantesche slot machine dello sport mondiale.
Secondo il Sunday Times, infatti, l’emirato del Qatar aveva pagato tangenti per vincere la candidatura e altri sospetti erano maturati riguardo l'edizone 2018 attributita alla Russia a scapito dell'Inghilterra.
Il Comitato Etico (l'aggettivo è tanto onusto quanto impegnativo) della Fifa ha sentenziato: "Non c’è stata nessuna corruzione, bensì solo dei dubbi», sia per Russia 2018 sia per Qatar 2022. Bravi. Peccato che il signor capo ispettore dell’inchiesta, l'ex magistrato americano Michael Garcia, subito abbia smentito tanto ottimismo: "Il governo del calcio Mondiale ha fornito una lettura erronea e incompleta del rapporto conclusivo sui sospetti di corruzione". Per questo Garcia farà ricorso contro l'archiviazione.
In attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda, vorremmo dire al signor Blatter che non siamo tutti scemi. Che in qualità di presidente della federcalcio mondiale deve, sottolineiamo deve, fugare ogni dubbio, ogni perplessità, ogni zona d'ombra su questa vicenda che non può essere affatto archiviata con un comunicato sul sito della Fifa. Ne va anche dell'onorabilità dell'emirato del Qatar e dela stessa Russia che hanno il sacrosanto diritto di esigere ogni iniziativa capace di fare veramente luce su quanto è o può essere accaduto in sede di assegnazione dei campionati del mondo di calcio, una delle più gigantesche slot machine dello sport mondiale.
Secondo il Sunday Times, infatti, l’emirato del Qatar aveva pagato tangenti per vincere la candidatura e altri sospetti erano maturati riguardo l'edizone 2018 attributita alla Russia a scapito dell'Inghilterra.