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Jacobelli: Blatter, basta scherzi all'Italia. A Recife ci vuole il time out: chiaro?
Secondo il regolamento, sino a novanta minuti prima della partita, il medico Fifa può accordare il time out: se le condizioni climatiche sono pericolose per la salute dei giocatori, l'arbitro può fermare la partita per due volte, con pause da 3 minuti ciascuna, al 30' di ogni frazione di gioco.
Il 14 giugno scorso, a Manaus, Italiae Inghilterra hanno giocato dentro una fornace, tanto che Prandelli ha definito "epica" la prestazione degli azzurri che, al pari dei rivali, alcuni fra i quali assaliti dai crampi nel finale, hanno speso moltissime energie.
Al termine dell'incontro, giustamente il ct italiano ha protestato contro la mancata concessione del time out, definendola una follia. La Nazionale gioca alle 13 sia contro la Costa Rica sia contro l'Uruguay, il 24 giugno a Natal, dove sono annunciate altre condizioni proibitive.
Al signor Blatter, presidente della Fifa che, nel 2006 a Berlino, non premiò gli azzurri campioni del mondo mentre nel dicembre 2013, la sua organizzazione ha cambiato in corsa le regole del sorteggio, a beneficio della Francia, vogliamo semplicemente dire due cose.
1) Elementari considerazioni di buon senso prima ancora che di rispetto della salute dei giocatori non consigliano, ma impongono il time out sia domani sia il 24.
2) Stavolta, basta scherzi all'Italia. Ed è asupicabile che la federazione 4 volte campione del mondo, 1 volta campione europea e olimpica, in queste ore lo dica forte e chiaro alla Fifa. A costo di spaccarle i timpani.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com