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    Jacobelli: Berlusconi stanco di Galliani, Barbara pronta alla rivoluzione Milan

    Jacobelli: Berlusconi stanco di Galliani, Barbara pronta alla rivoluzione Milan

    Non c'è solo Inzaghi a rischiare il posto nel Milan. Ad onta delle veline ufficiali e del tiro incrociato sull'allenatore, esposto al pubblico ludibrio manco fosse l'unico responsabile della crisi, la novità del giorno è che Silvio Berlusconi ha messo sotto esame anche Adriano Galliani, suo braccio destro da 29 anni e 11 giorni.
    Meglio tardi che mai, considerati tre anni e mezzo di mercati che non hanno dato i frutti sperati (18 acquisti e 12 cessioni in questa sola stagione, con le perle Torres e Van Ginkel);  di pessimi risultati, culminati nell'esclusione dalle coppe europee dopo sedici anni di partecipazioni consecutive e nell'eliminazione dalla Coppa Italia; nell'attuale decimo posto; nei tre allenatori cambiati in un anno, con Seedorf a libro paga sino al 30 giugno 2016 al prezzo di circa 206 mila euro netti al mese; nella rosa ipertrofica che conta 31 tesserati, ingiustificabili visto che la squadra è in lizza in una sola competizione; nella guerra sotterranea, ma non troppo con Barbara.
    La Defina è pronta a fare la rivoluzione e, se fosse dipeso da lei, l'avrebbe già scatenata in estate quando avrebbe tenuto Seedorf, preso Sean Sogliano e riportato Paolo Maldini in società.
    Invece, è andata com'è andata. Ora, assisa nella sua stanza dei bottoni in Casa Milan, creatura di cui va comprensibilmente orgogliosa, Barbara osserva ciò che sta accadendo a Milanello, rimira i brillanti risultati del settore commerciale a lei affidato e aspetta.
    Barbara sa ciò che anche l'augusto genitore sa: non funziona né funzionerà mai il Diavolo a due teste, inventato dal padre il 20 dicembre 2013 quando Galliani ritirò le dimissioni annunciate dopo il durissimo attacco pubblico della terzogenita del'ex premier, addì 3 novembre 2013 con l'indimenticabile nota all'Ansa che lavò in piazza i panni sporchi.
    Barbara sa che il tempo lavora per lei. Non c'è solo Inzaghi ad avere 13 partite per raddrizzare un'altra stagione storta. Un'attendibile fonte di calciomercato.com riferisce che, durante l'ultimo summit ad Arcore, ad un certo punto Silvio abbia sbottato: "Ora basta, sotto esame ci sono tutti".  Tranne Barbara.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com


     

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