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Jacobelli: Acerbi torna in Nazionale, onore a un uomo coraggioso
Acerbi in Nazionale significa rendere onore a un uomo coraggioso che ha dimostrato come il cancro non sia invincibile. Giorno dopo giorno, lottando e soffrendo, affrontando cure dolorose, ma sorretto dalla volontà di guarire, non soltanto il difensore è guarito dal tumore al testicolo diagnosticatogli nel 2013, superando anche la successiva ricaduta. Addirittura, è stato così forte da tornare a giocare in serie A con il suo Sassuolo e ora prova l'emozione della chiamata nel Club Italia. Una convocazione che non si aspettava e, per questo lo riempie, ci riempie, ancora più di soddisfazione: Francesco se l'è guadagnata sul campo e se la merita. Acerbi in Nazionale è un messaggio forte e chiaro di speranza per tutti coloro che si battono contro il tumore.
Perchè il tumore si può vincere anche se, a volte, la partita sembra impari. Anche se lo scoramento, la sfiducia, l'angoscia, sembrano prendere il sopravvento a mano a mano che il tempo passa. Anche se il dolore e la sofferenza paiono interminabili e ogni giorno, ogni notte, portano con sé un carico di sofferenze, fisiche e psicologiche, che rischia di diventare insopportabile.
Ha raccontato Acerbi: "Il mio segreto? La chemio, ovvero un percorso che mi ha fatto capire tante cose”. Ha ragione. Il percorso di chi deve sottoporsi alla chemioterapia è un cammino da coprire con una dignità e un coraggio che fanno capire a chi lo segue che cosa sia il vero senso della vita. Il prelievo di sangue, la visita, la preparazione del farmaco, l'infusione, il ritorno a casa contando i giorni che ti separano dal prossimo appuntamento, ascoltando il tuo corpo per capire, per sentire, per scoprire se la cura faccia effetto, sperando sempre che lo faccia presto perché non ne puoi più di aspettare.
E' un cammino scandito dal tempo dell'attesa, dei pensieri che si inseguono senza sosta, della speranza che a volte si affievolisce e a volte diventa più forte, in un'altalena di stati d'animo spesso contrapposti, per reggere la quale non bisogna mollare mai. Contando prima di tutto su se stessi e sull'amore, la dedizione, il sostegno di chi ti ama e ti sta accanto e magari è pronto a ribaltare la sua vita pur di esserti vicino. Sempre e comunque. Qui sta la lezione di Acerbi e dei pazienti che ogni giorno sfidano un nemico subdolo, infido e traditore. Sono donne e uomini da ammirare. E da onorare.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com