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La missione di Izzo: salvare il Toro per riprendersi l'Italia... e anche l'Inter
PARABOLA DISCENDENTE - La parabola discendente della storia in Azzurro del difensore è iniziata un anno e mezzo fa, quando non ha ripetuto l’ottima prima stagione vissuta al Torino. Dopo il lockdown, grazie anche alla fiducia che Moreno Longo gli aveva concesso, era tornato a offrire buone prestazioni che lo avevano per lo meno fatto rimanere nella lista dei possibili acquisti di Inter e Roma (ma aveva estimatori anche all’estero, al Siviglia per esempio). In estate l’addio di Izzo al Torino sembrava essere certo, anche perché il giocatore non rientrava nei piani di Marco Giampaolo che non lo riteneva adatto come centrale nella difesa a quattro. Le richieste economiche di Urbano Cairo per il cartellino del numero 5 hanno però fatto tramontare tutte le trattative.
SOGNO INTER PER IL FUTURO - Nelle ultime partite della gestione Giampaolo, quando anche il tecnico abruzzese si era convertito alla difesa a tre, Izzo è tornato a giocare con continuità, per poi tornare a essere un titolare fisso con Davide Nicola. Troppo tardi però per salire su quel treno Azzurro che ha come destinazione l’Europeo. Ora l’obiettivo del difensore è quello di contribuire alla salvezza del Torino, consapevole anche del fatto che, a suon di buone prestazioni, altri treni, come quello dell’Inter (Antonio Conte continua a essere un suo ammiratore) potrebbero anche ripassare. E chissà che dopo l'Europeo non possa pure riavere l'opportunità di risalire sul convoglio Azzurro.