Italiano del millennio, Del Piero batte Immobile. Oggi Materazzi sfida Toni: chi è meglio? VOTA
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Cinque a zero per Del Piero dalla giuria degli opinionisti, sedici a uno sempre per lo juventino nella giuria della redazione e l’88 per cento dei voti dei lettori. Così Del Piero elimina Immobile negli ottavi di finale dell’"Italiano del Millennio", il sondaggio ideato da calciomercato.com. Alex sfiderà il vincente del duello Materazzi-Toni, due campioni del mondo, due giocatori che hanno reso forte il calcio italiano soprattutto nel primo decennio del 2000.
Gli anni d’oro di Marco Materazzi sono due: il 2006, con il titolo di campione del mondo con la maglia azzurra (e il gol dell’1-1 contro la Francia nella finale di Berlino) e il 2010 col triplete con l’Inter. Lancio lungo, sinistro pulito, visione di gioco, grande forza fisica (di cui si è sempre approfittato), colpo di testa straordinario: questo è stato Materazzi, classe ‘73, un difensore centrale che nel campionato 2006-07 è riuscito a segnare la bellezza di 10 gol. In questo Millennio ha vinto moltissimo: 5 scudetti di fila, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italia, una Champions League, una Coppa del Mondo per club, tutto con l’Inter, il titolo mondiale con l’Italia e possiamo metterci anche una Indian Super League col Chennaiyin.
Materazzi ha giocato in una squadra straordinaria come l’Inter di Mancini e di Mourinho e anche Luca Toni, il suo avversario in questo ottavo di finale, quando è passato in un grande squadra come il Bayern Monaco, ha vinto abbastanza: due volte la Bundesliga, due Coppe di Germania e una Coppa di Lega tedesca, oltre al Mondiale. Tuttavia, i titoli del bomber di Pavullo sono soprattutto individuali: capocannoniere della Serie B col Palermo nel 2003-04, due volte capocannoniere della Serie A con la Fiorentina nel 2005-06 e col Verona nel 2014-15, capocannoniere della Bundesliga nel 2007-08 e capocannoniere della Coppa Uefa (col Bayern Monaco) nel 2007-08. Il trofeo a cui tiene di più è la Scarpa d’Oro 2006 conquistata con i 31 gol realizzati con la Fiorentina. Fa parte del ristretto club dei 300, per l’esattezza in tutta la carriera ha segnato 308 gol in 659 partite con i club, più 16 in 47 partite con la Nazionale. Destro, sinistro, colpo di testa notevole grazie anche ai 193 centimetri di altezza, segnava con una facilità impressionante eppure, se dovessimo indicare la migliore caratteristica di Toni diremmo la difesa della palla: spalle alla porta, allargava le braccia, si sosteneva con i gomiti e nessun difensore riusciva a portargliela via.