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Fiorentina, Italiano: 'Amrabat sta bene ma vediamo per il Monza, fuori Mandragora'
“Ricominciano con le partite ufficiale, quelle che contano e fanno la differenza. Abbiamo voluto fare tante amichevoli per cercare di mantenere il ritmo gara. Volevamo essere pronti per le prossime sfide. Cercheremo di ricominciare come abbiamo concluso e mi riferisco alle prestazioni di grande livello e in crescita. Dovremo subito riattivarci ed entrare in clima partita. Secondo me abbiamo lavorato bene e ci apprestiamo a ripartire. Abbiamo avuto pochi infortuni e abbiamo fatto amichevoli con grande intensità e qualità. Domani abbiamo questo test e vediamo come arriviamo soprattutto a livello mentale”.
Il tecnico ha speso subito qualche parole per Sofyan Amrabat: “E’ arrivato il primo gennaio. Si è allenato poco con la squadra anche se fisicamente sta bene. Il ragazzo sta bene però valutiamo domani anche perché abbiamo tante partite ravvicinate. Lo vorrei al 100% sotto tutti i punti di vista".
Il tecnico ha sottolineato i tanti gol fatti in amichevole: “Siamo contenti anche perché abbiamo fatto amichevoli di un certo livello: siamo riusciti a dimostrare che quando mettiamo in campo il giusto spirito e atteggiamento riusciamo anche a buttarla dentro. Mi auguro che sia stato un grande allenamento per le partite ufficiale. Vincere, far gol, fare risultati crea mentalità ed è quello che vogliamo. Sono convinto che questo aspetto ci possa aver aggiunto molto, anche se come al solito in certe amichevoli potevamo essere più concreti. Ma dopo le due settimane di sosta i ragazzi sono tornati carichi e lo hanno dimostrato. Abbiamo lavorato molto bene e non vendiamo l’ora di ricominciare”.
Lo stato di forma di Gaetano Castrovilli: “Con Gae la cosa primaria è essere molto attenti. Adesso sta bene, è clinicamente guarito non ha fastidi al ginocchio e di conseguenza è anche mentalmente sta bene. Adesso deve ritrovare la condizione. Nelle amichevoli è sempre partito a mille all’ora anche se la condizione non è al top. Ho cercato di inserirlo in tutti i ruoli in cui c’era necessità per rimetterlo in moto, fargli fare fatica. Nei tre di centrocampo penso possa fare tutto. Adesso abbiamo un centrocampista più avanzato e penso che quello possa essere il suo ruolo. Abbiamo recuperato un’arma in più e sono felice per lui e che stia bene. Ora con calma, senza forzare, lo rimetteremo in carreggiata“.
Arrivano risposte anche sul fronte calciomercato: “Sinceramente non si è mai discusso, forse perché non avevamo Sofyan tra i piedi (ride, n.d.r.). Fa piacere vedere come un nostro giocatore sia tanto apprezzato in tutto il mondo. Mi ha fatto veramente piacere averlo visto all’opera al Mondiale con quella qualità e quella voglia, ha dimostrato qualità incredibili. Questo ci fa ben sperare anche se già nell’ultimo periodo con noi alla Fiorentina era cresciuto in maniera esponenziale, e lo aveva dimostrato in campo. Spero sia carico perché con il Marocco ha ottenuto un risultato storico al Mondiale, nessuna squadra africana era mai arrivata in semifinale. Di altro non si è parlato. Problemi sugli esterni? Stiamo aspettando i rientri di Nico Gonzalez e Sottil, che abbiamo avuti poco e niente nella prima parte. Sono due nostre frecce importanti e non abbiamo potuto sfruttarli molto. Per le informazioni che posso dare è che Nico sta riprendendo ed entro pochi giorni sarà disponibile e potrà tornare ad allenarsi in gruppo. Mentre per Sottil sarà un po’ più lunga, sappiamo cosa rappresenti la sua operazione e non vogliamo rischiare complicazioni ulteriori. Il nostro pensiero è di riavere loro due a pieno regime, di recuperarli quanto prima“.
Il tecnico ha ulteriormente parlato di Amrabat, parlando di quale possa essere la posizione adatta nella sua Fiorentina: “La soddisfazione più grande è averlo visto giocare in una posizione del campo in cui neanche lui era convintissimo di poter far bene. E invece è andato al Mondiale a giocare contro i campioni e ha fatto la differenza. Lì può sfruttare le sue qualità, ovvero essere un recupera palloni straordinario e sa anche giocare. Anche se può ancora crescere nella distribuzione della palla. Si è preso delle belle soddisfazioni in quella zona del campo”.
Su Cabral ed in generale tutto il parco attaccanti gigliato: “Quando si parla di attaccanti si ragiona sempre di squadra. Abbiamo bisogno di un giocatore che giochi per i compagni ed è questo che vogliamo ottenere anche dal centravanti. Anche se Arthur non ha fatto gol in amichevole ha lavorato molto per i compagni, quando è in campo da sempre una mano e aiuta la squadra. Tutti abbiamo fiducia nei nostri attaccanti e vogliamo che comincino a far gol perché i loro gol possono trascinarci e farci fare risultato. Ci manca la continuità sotto porta dei nostri attaccanti. Mi auguro Jovic e Cabral inizino a prendere più confidenza con il gol e ad essere più decisivi. Abbiamo cambiato qualcosa dal punto di vista tattico e spero che questi accorgimenti possano dar loro dei vantaggi per essere più incisivi“.
Il tecnico svela anche un indisponibile: “Mandragora non sarà a disposizione per domani. Non è un infortunio grave, è un piccolo fastidio recuperabile a breve ma adesso non è a disposizione“.
L’allenatore si è poi soffermato sugli avversari: “Il Monza con Palladino è una di quelle squadre che, nonostante la posizione in classifica, rientra nel coefficiente di difficoltà enorme. Vale a dire sarà difficile come giocare contro squadre come Atalanta, Verona, la stessa Roma. Squadre costruite per venire a prenderti uno contro uno, hanno cambiato passo rispetto ai primi mesi di campionato e adesso si stanno esprimendo bene. Hanno battuto il Lione in amichevole facendo una grande partita. Per me sono una squadra molto pericolosa soprattutto perché ormai sono entrati nella testa del loro allenatore e possono metterci in grande difficoltà. Il mio chiodo fisso è l’aspetto mentale. Siamo stati tanto fermi. Abbiamo staccato la spina e dunque ora la cosa che più mi preme è riattaccare subito l’interruttore e capire che domani non sarà un’amichevole ma ci giochiamo i tre punti”.
Ha fatto poi il punto sugli esuberi: “Alcune situazioni ormai sono chiare. Maleh aveva chiesto la possibilità di giocare con più continuità e lo ringrazio per la sua sincerità e per quello che ci ha dato. Purtroppo c’era la garanzia di questo ed quindi abbiamo fatto di tutto per accontentarlo. Poi c’è Zurkowski, anche lui con questa necessità. Poi non ci sono altre altre situazioni al momento. L’aspetto della serenità in questo periodo di mercato non è certo una novità. Giocare con il mercato aperto è sempre un fattore di disturbo per tutte le squadre“.
Infine ha concluso: "In un campionato come la nostra Serie A non esistono partite abbordabili o facili. La realtà dei fatti è che una squadra con una mentalità ben precisa, come la mia Fiorentina, deve provare a vincere contro tutti e tutto. Il nostro obiettivo adesso deve essere quello di cercare di risalire in classifica e quindi dobbiamo giocare per vincerle tutte d’ora in poi. Abbiamo l’obbligo di risalire in classifica“.