Italiamania, Pirlo: 'Dopo il Mondiale lascio la Nazionale'. Verratti recuperato
Il Mondiale è alle porte e per l’Italia di Cesare Prandelli continua il percorso di avvicinamento al match di apertura di Sabato contro l’Inghilterra.
VERRATTI RECUPERA - Marco Verratti ha smaltito la febbre e ha ripreso ad allenarsi con la squadra. Il centrocampista del Paris Saint Germain sarà quindi disponibile per l'esordio di sabato con l'Inghilterra, match nel quale, presumibilmente, l'ex Pescara sarà schierato come titolare, insieme a Pirlo.
JUNINHO PERNAMBUCANO INCONTRA PIRLO - Prima dell'allenamento odierno, la Nazionale ha ricevuto a sorpresa la visita di Juninho Pernambucano: per l'ex centrocampista brasiliano, classe 1975, ritiratosi a gennaio, foto (foto Figc) e scambio di maglia con Andrea Pirlo. Sapere che Pirlo si ispira al mio modo di calciare le punizioni, per me, è come aver vinto uno scudetto. Vuol dire che qualcosa di buono in carriera l'ho fatto", ha spiegato l'ex giocatore del Lione.
IN ALLENAMENTO, SCONTRO CHIELLINI-CERCI - In partitella, l'unico gol è stato di Marchisio, dopo una respinta corta di Mirante su tiro di Balotelli. Per alcuni minuti, clima da partita vera e contrasto duro fra Cerci e Chiellini, con il difensore che è rimasto a terra per qualche secondo. A gioco ripreso, in ogni caso, cenno d'intesa tra i due.
IL CAMBIO DI MODULO - Immerso nel lavoro tattico per cementificare la fase difensiva, il commissario tecnico della Nazionale è ancora alle prese con la possibilità di un cambio di modulo in corsa. Tutto ruota attorno al nome e soprattutto alla condizione atletica di Marco Verratti febbricitante nella giornata di ieri. Ciò che filtra dal ritiro azzurro è che in vista del match d'esordio contro l'Inghilterra, Prandelli sta studiando un'Italia a due facce. Quella con Verratti, appunto, prevede il consolidato 4-1-3-1-1 con De Rossi disposto a schermo difensivo, Candreva alle spalle di Balotelli e la linea a tre di centrocampo formata da Pirlo, Marchisio e lo stesso Verratti. Se il talento del PSG non dovesse farcela, invece sarà un altro parigino a scendere in campo da titolare nel 4-3-2-1 italiano: Thiago Motta. Con l’italobrasiliano fra i titolari Prandelli abbasserà il raggio di azione di Pirlo e dello stesso Motta al fianco di De Rossi alzano, allo stesso tempo la posizione di Marchisio che si alternerebbe con Candreva alle spalle di Balotelli.
CERTEZZA DARMIAN - Chi ha convinto al 100% il ct in questo mese di avvicinamento al Mondiale è il terzino del Torino Matteo Darmian. Da vera meteora dei 30 preconvocati alla titolarità della corsia di destra il passo è stato fin troppo breve. Abate ancora non convince per tenuta tattica e fisica e lo straordinario momento del ragazzo di Rescaldina lo vedrà scendere in campo con naturale certezza contro l’Inghilterra.
PRANDELLI IN PELLEGRINAGGIO - Così come avvenne durante gli Europei 2012, Cesare Prandelli ha programmato un pellegrinaggio nei luoghi sacri del Brasile in caso di passaggio del turno. Se gli Azzurri taglieranno il traguardo degli ottavi di finale, infatti, il ct e il suo staff si recheranno, al Santuario mariano di Nostra Signora di Aparecid a San Paolo. La data è già fissata: il 25 giugno dopo la partita, che potrebbe rivelarsi decisiva, contro l'Uruguay
WELBECK OUT - Buone notizie per il c.t Cesare Prandelli. Secondo le ultime notizie arrivate dal ritiro dell'Inghilterra l'attaccante del Manchester United Danny Welbeck salterà il match di sabato notte. Il giocatore ha abbandonato l'allenamento a causa di un problema muscolare alla coscia. Secondo la stampa inglese il favorito per sostituirlo è Raheem Sterling, attaccante 19enne del Liverpool.
Il centrocampista della Juventus Andrea Pirlo, fresco di rinnovo con i bianconeri, è intervenuto in conferenza stampa a Casa Azzurri.SUL RINNOVO - "Sono molto contento di aver avuto questa opportunità. Speriamo di ripetere questi due anni come quelli precedenti".
SU JUNINHO - "È stato molto carino a essere venuto a salutarmi. Mi ha fatto molto piacere, lui era emozionato e anche io. Fare gol su punizione mi piace, lo faccio da quando ero piccolo e spero di farlo ancora".
SUL NUOVO RUOLO - "Abbiamo provato questa nuova disposizione, con un centrocampista più bloccato e due registi liberi di creare. Pensiamo possa dare grandi risultati. Il mio non è proprio il ruolo che interpretavo quando ero giovane: è diverso, è una rotazione dei centrocampisti però più in movimento per creare spazi".
SULL'INGHILTERRA - "E' una grande squadra, migliorata parecchio, con nuovi giocatori giovani, di grande corsa. Contro di loro abbiamo sempre fatto grandi partite, quindi ce la giocheremo alla pari".
SU VERRATTI - "Con lui mi trovo bene, non c'è nessun problema: chi sa giocare a calcio sa giocare con chiunque. È un grande giocatore, ha grande esperienza internazionale e personalità. Rispetto al mio gioco forse cerca meno la giocata profonda, ma ha tutte le potenzialità per diventare un grandissimo".
SULLA SPAGNA - "Insieme al Brasile è una delle favorite, ha tutte le possibilità di ripetersi, ma sappiamo che al Mondiale ogni tanto ci possono essere delle sorprese".
SULL'ITALIA PIRLO DIPENDENTE - "Per arrivare in fondo c'è bisogno di tutti, non solo di Pirlo. Bastano dieci minuti di ogni giocatore per arrivare fino in fondo. Non c'è bisogno di un solo giocatore, ma di tutti".
SULL'OBIETTIVO - "Possiamo vincere: quando si gioca a calcio lotto sempre per vincere. Non mi accontento di passare il girone o arrivare ai quarti. Abbiamo una squadra competitiva per arrivare fino in fondo e lotteremo per questo obiettivo".
SU MANAUS - "Farà molto caldo, ma lo sarà per noi come per l'Inghilterra: l'importante è prepararsi bene. L'innesto dei time out può essere importante".
SULLA COLOMBIA - "Ha fatto una grande qualificazione ed è composta da grandi giocatori che giocano in Italia e in Europa. L'importante per noi, però, è guardare le prime tre partite".
SUL RIFIUTO AL TOTTENHAM - "Non so se il calcio italiano è meglio di quello inglese: è stata una scelta mia di continuare con la Juve. Mi trovo bene con l'ambiente e in più vinciamo".
SU TEVEZ - "Se fossi stato io l'allenatore l'avrei convocato assolutamente".
SUL FUTURO - "Avevo già detto di finire dopo il Mondiale perché ho una certa età ed è giusto lasciare spazio ad altri".
SUL MONDIALE - "È il sogno di ogni calciatore e di ogni bambino giocare un Mondiale, soprattutto in Brasile. È un appuntamento che non capita sempre, speriamo che possa essere un Mondiale da ricordare per tutta la vita".
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