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Italiamania: in semifinale senza terzini titolari, ora vinciamola per Spinazzola
IN CATTEDRA - Dobbiamo crederci. Perché abbiamo tutto per vincere. Entusiasmo, bel gioco, concretezza e soprattutto umiltà. Di chi è partito da lontano, è rinato dalle proprie ceneri. E sa che tutto questo è il frutto del lavoro, che la strada è ancora lunga. Ora non siamo più una sorpresa, non possiamo più muoverci a fari spenti. Siamo tornati grandi, siamo tornati a dare lezioni, come ha titolato oggi L’Equipe, che di solito non perde l’occasione di attaccarci. Accettiamolo. Questa Italia ha fame e può battere chiunque, non deve solo montarsi la testa e perdere contatto con la realtà.
PER SPINA - Martedì c’è la Spagna, che nel 2008 contro di noi aprì un ciclo. La affronteremo senza Spinazzola, che ha detto addio all’Europeo e a tutto il 2021 per la rottura del tendine d’Achille. Le sue sono state lacrime di dolore, per l’infortunio, per aver capito che la sua avventura da sogno termina qui. Sul più bello. Un’assenza che si farà sentire, perché in rosa non abbiamo uno come lui. Con i suoi strappi, con i suoi inserimenti. Mancini perde una freccia, una soluzione offensiva spaccapartite, dovrà cambiare qualcosa perché Emerson non ha le stesse caratteristiche. L’italo-brasiliano del Chelsea, che ha chiuso l’ultima stagione con soli 789’ giocati, tornerà titolare, giocherà la sua seconda partita dal primo minuto dopo quella del girone con il Galles. Sulla corsia opposta ci sarà uno tra Di Lorenzo e Toloi, al posto di Florenzi, in ritardo di condizione e anche ieri sera in tribuna. Due terzini, due seconde scelte. O meglio, due alternative. Perché come dice Mancini, sono tutti titolari, di un gruppo che è l’arma in più di questa Nazionale. Un gruppo che ha il dovere di provare vincere l’Europeo. Anche per Spinazzola.