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    Italiamania: adesso giochiamo a calcio

    Italiamania: adesso giochiamo a calcio

    • Federico Zanon
    Ci è andata bene, per due volte. Contro il modesto Israele, battuto con una prova condizionata dal rosso di Chiellini ma non del tutto convincente, contro la Spagna, che per oltre un tempo ci ha messo all'angolo, specchiandosi invece di punirci. Con poco tempo a disposizione per lavorare e plasmare un'Italia secondo il suo credo, Giampiero Ventura ha scelto di dare continuità alle idee di Conte, ma a parte i 4 punti in due partite sono pochi gli aspetti da salvare. 

    DOVE E' IL GIOCO? - La Nazionale vista contro la Francia, a tratti con Israele e soprattutto contro la Spagna ha messo in mostra evidenti limiti di gioco. Se non ci sono Verratti e, come nell'ultima sfida, Candreva, non c'è nessuno in grado di costruire, nessuno capace di accendere la luce, un limite preoccupante in un 3-5-2 molto meno aggressivo rispetto a quello visto all'Europeo. Il pareggio di Torino è arrivato grazie ai nervi e all'orgoglio, non è stato il risultato di un'idea di gioco applicata sul campo. La rosa azzurra è di qualità, sebbene non sia nel dna dell'Italia schiacciare l'avversario, non è accettabile vedere una squadra che si limiti a difendere e ripartire. Contro la Macedonia oltre ai tre punti servirà cambiare rotta, servirà un'altra prestazione. Giocare come abbiamo fatto finora non ci porterà da nessuna parte.

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