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    Italia-Venezuela, le pagelle di CM: Donnarumma in versione Wembley, Jorginho cambia la partita

    Italia-Venezuela, le pagelle di CM: Donnarumma in versione Wembley, Jorginho cambia la partita

    • Andrea Distaso
    L’Italia di Luciano Spalletti soffre più del previsto ma porta a casa la vittoria nella prima delle due amichevoli in terra americana, utili per proseguire il cammino di avvicinamento all’Europeo di Germania della prossima estate. A Fort Lauderdale, nella casa dell’Inter Miami di Leo Messi, gli Azzurri si impongono per 2-1 sul Venezuela grazie alla doppietta di uno scatenato Retegui - che lancia così il suo segnale per prendersi la maglia numero 9 in vista dell’esordio ad Euro 2024 contro l’Albania del prossimo 15 giugno. 

    DUE ITALIE - Poche note liete nella formazione italiana per almeno un’ora, complice un sistema di gioco nuovo di zecca, poi il calo dei nostri avversari e l’impatto dei sostituti lanciati da Spalletti, su tutti un magistrale Jorginho, cambiano l’inerzia della partita facendo pendere la bilancia dalla nostra parte. Tra i bocciati certamente i distratti Udogie e Bonaventura, che si macchiano degli errori più pesanti in un primo tempo in cui incassiamo un rigore dopo appena 2’ e concediamo agevolmente il momentaneo pari di Machis.

    Questi i promossi ed i bocciati tra gli Azzurri nel dettaglio:


    DONNARUMMA 7: in versione Wembley 2021. Impiega appena 3’ ad entrare in partita, neutralizzando il calcio di rigore di Rondon e scrivendo un piccolo pezzo di storia azzurra, visto che si tratta del suo primo penalty parato durante i tempi regolamentari. Si supera anche nella ripresa su Cadiz

    DI LORENZO 5,5: l’esperimento da braccetto di destra in Nazionale funziona soltanto in parte. Nel primo tempo è soprattutto dal suo lato che Machis e Navarro ci creano i maggiori motivi di preoccupazione. Molto più a suo agio nel finale, quando Spalletti ricrea la difesa a 4.

    BUONGIORNO 5: pronti e via ed è costretto a spendere il fallo da rigore su Rondon per provare a rimediare all’errore di Udogie. Soffre costantemente la vivacità del capitano della Vinotinto, nella ripresa si fa scappare anche Cadiz, che sfiora la rete del 2-1.

    SCALVINI 6: in difficoltà come tutta la linea difensiva azzurra, ma è provvidenziale ad inizio secondo tempo il suo salvataggio sulla conclusione a botta sicura di Cadiz.

    CAMBIASO 6: nasce dai suoi piedi l’azione poi convertita nel momentaneo vantaggio azzurro di Retegui, sulla quale però è determinante il contributo di Romo. Si propone costantemente per lo scatto in profondità ma viene spesso ignorato dai compagni.
    (dal 74’ ZANIOLO 6,5: entra con buon piglio e voglia di mettersi in mostra e per poco non gli riesce la giocata risolutiva, con un sinistro da fuori respinto con difficoltà dal portiere venezuelano. Ottima, in pieno recupero, l’iniziativa con cui genera l’azione da cui nasce la chance per Raspadori).

    BONAVENTURA 5: la fotografia della sua prestazione è il clamoroso svarione con cui consegna a Machis la palla del pari del Venezuela, a porta completamente sguarnita. Fuori giri.
    (dal 46’ BARELLA 6: senza strafare, riporta equilibrio in un centrocampo che nel secondo tempo soffre decisamente meno l’avversario e che alla fine impone la sua maggiore qualità).

    FRATTESI 5,5: è l’unico del centrocampo azzurro che prova ad alzare i giri del motore, ma nella sua partita si ricordano pochi veri spunti e pochi acuti significativi.
    (dal 65’ PELLEGRINI 6: porta subito una qualità diversa, a conferma dell’ottimo momento di forma ritrovato nella Roma di De Rossi).

    LOCATELLI 5: dovrebbe dare i tempi del gioco e velocizzare la circolazione di palla, ma come tutti va in sofferenza di fronte al dinamismo e al maggiore agonismo dei giocatori venezuelani.
    (dal 65’ JORGINHO 7: la sterzata con cui evita il ritorno di un avversario prima di servire a Retegui l’assist per il 2-1 è da giocatore di classe superiore. Fondamentale per dare qualità all’Italia).

    UDOGIE 5: approccio pessimo alla partita, col pallone perso sull’attacco di Aramburu che innesca l’azione da cui nasce il calcio di rigore del Venezuela, poi parato da Donnarumma. Non sprinta mai sulla sua fascia di competenza.

    CHIESA 5: un solo spunto, quello con cui al 14° del primo tempo mette paura a Romo dalla distanza. Troppo poco.
    (dal 65’ ZACCAGNI 5,5: non riesce ad incidere più di tanto).

    RETEGUI 7,5: la corsa per la numero 9 all’Europeo è partita e il giocatore del Genoa non si fa sfuggire l’occasione di lanciare la sua candidatura. Si muove si sbatte per creare spazi ed aiutare l’Italia a risalire il campo nei momenti di maggiore pressione avversaria. Sfrutta al meglio le uniche vere occasioni a disposizione, da centravanti vero. Prima grazie al gentile omaggio di Romo, poi sfruttando la grande giocata di Jorginho. Ritrova una gioia in Nazionale che mancava da un anno.

    (dall’87’ RASPADORI sv).


    All. SPALLETTI 6: l’esperimento tattico del 3-5-2 è da rimandare, per il momento. Troppa superficialità e ritmi non abbastanza alti per contrastare la maggiore aggressività di un avversario che non ci regala niente. Cambia uomini e spartito a metà del secondo tempo e l’Italia cresce. Oltre a vincere la partita.


    VENEZUELA: Romo 5; Osorio 6, Angel 5,5, Ferraresi 5; Aramburu 6,5, Martinez 6, Casseres 5,5, Navarro 5, Savarino 5; Rondon 6,5, Machis 6,5. All. Batista 6
     

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