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    Italia, torna Bonucci: ecco il suo ruolo

    Italia, torna Bonucci: ecco il suo ruolo

    • Redazione CM
    Sono passati ormai 4 giorni dalla cocente e clamorosa eliminazione dell'Italia agli ottavi di finale degli Europei di Germania 2024, ma il ko per 2-0 contro la Svizzera, trasformatosi in debacle arrendevole, continua a far discutere perché inevitabilmente, partendo dal presidente federale Gravina, passando per il cittì Spalletti e per staff e giocatori, qualcosa si dovrà fare e cambiare per uscire dal tunnel terribile in cui il nostro movimento è piombato. E a proposito di staff sono due i personaggi che oggi si trovano al centro delle discussioni: Buffon e Bonucci

    BUFFON - Vi abbiamo raccontato di come l'attuale Team Manager della Nazionale, Gigi Buffon, stia riflettendo sul suo futuro e meditando di rassegnare le dimissioni. Aspetta di essere convocato da Gravina per parlare del suo futuro e del ruolo che, eventualmente, dovrà ricoprire. Il problema è che l'ex portiere non è persona che accetta un fallimento così grande senza prendersi le proprie responsabilità, mentre fino ad ora chi sta sopra di lui ha soltanto cercato scusanti. 

    TORNA BONUCCI - Se Buffon medita l'addio, si avvicina a grandi passi il momento del ritorno in Azzurro di Leonardo Bonucci. No, non da calciatore, anche se in Germania un elemento di personalità come lui avrebbe forse fatto comodo, bensì in quello che per lui rappresenterebbe il primo passo della sua nuova carriera. L'ex difensore della Juventus si è ritirato e vuole diventare allenatore e in questo ruolo potrebbe aggiungersi a Luciano Spalletti un po' come fu per Daniele De Rossi con Roberto Mancini durante Euro2020. Galeotta in questo senso è stata, secondo Tuttosport, la presenza di Bonucci alla Red Bull Arena di Lipsia e nel ritiro della Nazionale per la gara contro la Croazia. Tra Bonucci e Spalletti c’è stima reciproca e se lo sono detti anche di persona in Germania e  se dal punto di vista tecnico l'apporto iniziale potrebbe essere minimo, da quello "motivazionale" ed "esperienziale" il supporto per i giovani azzurri sarebbe vitale. Un passo alla volta, a prescindere da quello che sarà il futuro di Gravina e dello stesso Spalletti. 

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